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Duecento opere, quindici sale: la Chiesa si racconta con una visita al Museo Diocesano

  • Le vie dei tesori 2017
  • Museo Diocesano di Palermo - Palermo
  • 29, 30 settembre 2017
    1, 6, 7, 8, 13, 14, 15, 20, 21, 22, 27, 28, 29 ottobre 2017 (evento concluso)
  • 09.30 - 13.00 (venerdì e domenica), 10.00 - 17.30 (sabato)
  • 2 euro (coupon singola visita), 5 euro (coupon 4 visite), 10 euro (coupon 10 visite)
  • Acquisto coupon solo online sul sito de "Le vie dei tesori". Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 091.8420219 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00)
Balarm
La redazione

Il Museo Diocesano di Palermo

La manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), giunge alla sua undicesima edizione e dal 29 settembre al 29 ottobre torna ad aprire le porte dei luoghi d'arte di Palermo, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi.

Durante i weekend della rassegna sarà possibile visitare anche il Museo Diocesano.

Trecento opere, venti sale: Palermo si racconta tramite otto secoli di storia della Chiesa palermitana, dal XII al XIX secolo. È il percorso espositivo del Museo diocesano di Palermo. Il museo, aperto nel 1927 nel quattrocentesco Palazzo arcivescovile dal cardinale Alessandro Lualdi, ospita circa trecento opere tra dipinti, sculture e rilievi, distribuiti in venti sale.

Il nuovo allestimento, inaugurato nel 2004, comprende opere dei maggiori artisti siciliani: Antonello e Domenico Gagini, Giacomo Serpotta, Pietro Novelli, Paolo Amato, Vito D’Anna, Pietro D’Asaro, Vincenzo da Pavia, Gaspare Serenario, Giuseppe Velasques, Venanzio Marvuglia. Nel cortile sono visibili le preesistenze del palazzo sorto nella Paleapoli, la parte più antica della città, di fondazione punica.

Si tratta di mura, strade e vestigia di 2.400 anni fa. Dal 2011 il percorso museale comprende l’intero piano nobile del Palazzo sul piano della Cattedrale. La visita al Museo è come immergersi nelle atmosfere di uno dei maggiori edifici aristocratici della città, dove spiccano soffitti quattrocenteschi (Sala Beccadelli), affreschi barocchi (tra cui la Cappella Borremans) e decori ottocenteschi (tra cui l’Alcova del Cardinale Gravina di Montevago) con arredi che compongono una vera e propria casa museo dei Principi della Chiesa.
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