La grande musica dell'Ungheria con Peter Eötvös sul podio del Teatro Massimo
Nella Sala Grande del Teatro Massimo il compositore ungherese Peter Eötvös salirà sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo, per l’ultimo appuntamento sinfonico della stagione concertistica 2019 e unica presenza in Italia in quest’anno.
Il programma è interamente dedicato a grandi autori ungheresi: in apertura Atmosphères di György Ligeti, la rivoluzionaria composizione del 1961 che Stanley Kubrick inserì nella colonna sonora di 2001 - Odissea nello spazio. A seguire Alle vittime senza nome di Peter Eötvös, composto nel 2016 su commissione di quattro orchestre italiane (la Filarmonica della Scala di Milano, l’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra della RAI di Torino e l’Orchestra Sinfonica dell'Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino) per ricordare i “numerosi migranti arabi e africani che, nella speranza di approdare a un mondo migliore, sono saliti ignari su barconi sovraffollati inabissatisi prima di raggiungere le coste italiane”.
La prima parte descrive l’Inferno, con il Leitmotiv che ritorna sulle parole di Dante "Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate". La seconda parte invece, il Purgatorio, si conclude con un Magnificat affidato a un coro di voci femminili, eseguito dal Coro femminile del Teatro Massimo diretto da Ciro Visco.
Il programma è interamente dedicato a grandi autori ungheresi: in apertura Atmosphères di György Ligeti, la rivoluzionaria composizione del 1961 che Stanley Kubrick inserì nella colonna sonora di 2001 - Odissea nello spazio. A seguire Alle vittime senza nome di Peter Eötvös, composto nel 2016 su commissione di quattro orchestre italiane (la Filarmonica della Scala di Milano, l’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra della RAI di Torino e l’Orchestra Sinfonica dell'Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino) per ricordare i “numerosi migranti arabi e africani che, nella speranza di approdare a un mondo migliore, sono saliti ignari su barconi sovraffollati inabissatisi prima di raggiungere le coste italiane”.
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La seconda parte del concerto si apre con un’altra composizione di Eötvös, Per Luciano Berio, scritto in memoria del compositore italiano a un giorno dalla sua morte, il 28 maggio 2003, e poi rielaborato per orchestra. In conclusione infine la grandiosa Symphonie zu Dante's Divina Commedia (Sinfonia sulla Divina Commedia di Dante) di Franz Liszt, composta tra il 1855 e il 1856 e dedicata a Richard Wagner, definito dal compositore ungherese "il Virgilio che gli aveva mostrato la strada".La prima parte descrive l’Inferno, con il Leitmotiv che ritorna sulle parole di Dante "Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate". La seconda parte invece, il Purgatorio, si conclude con un Magnificat affidato a un coro di voci femminili, eseguito dal Coro femminile del Teatro Massimo diretto da Ciro Visco.
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