Palermo rende omaggio ad Alan Lomax: un super quartetto ai Cantieri alla Zisa
 
											Enza Pagliara, Alessia Tondo, Dario Muci e Davide Ambrogio
					Un concerto omaggio ad Alan Lomax, lo storico etnomusicologo statunitense che tra il 1954 e il 1955 insieme a Diego Carpitella (altro esperto di folkore) attraversò tutta l'Italia.
Settant’anni dopo il suo lavoro di ricerca, continua a essere una pietra angolare, un punto di riferimento non solo per il suo valore scientifico e storico, ma anche e soprattutto per le sue implicazioni sociali e musicali.
Le sue registrazioni sul campo offrono, ancora oggi, una fotografia di un cambiamento epocale, segnato dalla transizione da una società agro-pastorale a una borghese e capitalista.
A rendergli omaggio a Palermo, nell'ambito della stagione 2024 di "Sponde Sonore", la rassegna di concerti che organizza dal circolo Arci Tavola Tonda all’interno dei Cantieri alla Zisa di Palermo, è il quartetto composto da Enza Pagliara, Alessia Tondo, Dario Muci e Davide Ambrogio nello spettacolo dal titolo "L'anno più felice della mia vita".
L'appuntamento è in programma venerdì 8 novembre, alle 21.30, nei locali di Arci Tavola Tonda.
Il quartetto vocale riprende in mano il lavoro svolto dall'etnomusicologo americano per riportare in luce, attraverso il canto polifonico, la sua impresa pionieristica, che diede ascolto e voce a una cultura non egemone, spesso ignorata e ai margini.
Non a caso, il disco che raccolse le registrazioni effettuate durante la sua ricerca fu intitolato “Italian Treasury”, sottolineando così non solo lo straordinario valore culturale dell’opera, ma anche il fatto che quel tesoro era rimasto a lungo nascosto e trascurato.
 
Enza Pagliara (voce e tamburo), storica voce della Notte della Taranta, e tramite dischi come “Frunte de luna” e “Bona Crianza”, si è segnalata come una delle voci più importanti della penisola Salentina ed è esponente chiave a livello internazionale delle tradizioni musicali del Sud Italia.
Il suo background e la sua lunga esperienza come ricercatrice musicale fanno di lei l’artista ideale per scavare in profondità in questa grande ricchezza culturale, che affonda le sue radici nei tempi antichi, con strumenti essenziali come la sua immensa sensibilità melodica e il forte senso ritmico. Ma è il suo canto espressivo, pieno di passione e intimità, così affascinante e accattivante per qualsiasi pubblico, che rende queste antiche canzoni ancora attuali.
 
Alessia Tondo (voce e tamburo), cantante e autrice del Canzoniere Grecanico Salentino. A soli sei anni cantava insieme alla nonna nel gruppo salentino Mera Menhir. Pochi anni dopo viene lanciata dai Sud Sound System nel brano “Le radici ca tieni” e con loro ha continuato a collaborare per live e partecipazioni televisive.
Dario Muci (voce e chitarra), allievo di Luigi Stifani, affianca alla sua attività concertistica anche un’appassionata e profonda ricerca sulle tradizioni orali. Nel corso della sua carriera ha unito una intensa attività musicale dal vivo e in studio a un personale percorso di ricerca che lo ha portato a collaborare con figure storiche della tradizione salentina.
Davide Ambrogio (voce e lira) cantante e polistrumentista calabrese, vincitore nel 2020 dei premi Ethnos Gener/Azioni e Musica contro le Mafie e nel 2021 del Premio Giovani di Musica Tradizionale Loano, utilizza il dialetto dell’Aspromonte meridionale e cosentino non solo per il significato delle parole, ma come suono senza barriere, valorizzato nel colore del canto e nel timbro per veicolare verità e sentimenti collettivi.
Con un'offerta artistica che si muove nel solco della musica contemporanea e d'autore, "Sponde Sonore" punta a offrire un ventaglio di suoni, stili, generi e a far incontrare generazioni di artiste e artisti che hanno messo in moto processi di innovazione, rielaborazione e interpretazione delle tradizioni musicali, sia italiane che internazionali.
Il programma spazia infatti dal jazz alla world music, dalla musica d’autore alle incursioni nell’elettronica, anche all’interno dello stesso concerto, ma con un unico denominatore: la capacità di raccontare il presente partendo dalle radici a cui si è legati, anagraficamente o affettivamente.
				
									Settant’anni dopo il suo lavoro di ricerca, continua a essere una pietra angolare, un punto di riferimento non solo per il suo valore scientifico e storico, ma anche e soprattutto per le sue implicazioni sociali e musicali.
Le sue registrazioni sul campo offrono, ancora oggi, una fotografia di un cambiamento epocale, segnato dalla transizione da una società agro-pastorale a una borghese e capitalista.
A rendergli omaggio a Palermo, nell'ambito della stagione 2024 di "Sponde Sonore", la rassegna di concerti che organizza dal circolo Arci Tavola Tonda all’interno dei Cantieri alla Zisa di Palermo, è il quartetto composto da Enza Pagliara, Alessia Tondo, Dario Muci e Davide Ambrogio nello spettacolo dal titolo "L'anno più felice della mia vita".
L'appuntamento è in programma venerdì 8 novembre, alle 21.30, nei locali di Arci Tavola Tonda.
Il quartetto vocale riprende in mano il lavoro svolto dall'etnomusicologo americano per riportare in luce, attraverso il canto polifonico, la sua impresa pionieristica, che diede ascolto e voce a una cultura non egemone, spesso ignorata e ai margini.
Non a caso, il disco che raccolse le registrazioni effettuate durante la sua ricerca fu intitolato “Italian Treasury”, sottolineando così non solo lo straordinario valore culturale dell’opera, ma anche il fatto che quel tesoro era rimasto a lungo nascosto e trascurato.
Enza Pagliara (voce e tamburo), storica voce della Notte della Taranta, e tramite dischi come “Frunte de luna” e “Bona Crianza”, si è segnalata come una delle voci più importanti della penisola Salentina ed è esponente chiave a livello internazionale delle tradizioni musicali del Sud Italia.
Il suo background e la sua lunga esperienza come ricercatrice musicale fanno di lei l’artista ideale per scavare in profondità in questa grande ricchezza culturale, che affonda le sue radici nei tempi antichi, con strumenti essenziali come la sua immensa sensibilità melodica e il forte senso ritmico. Ma è il suo canto espressivo, pieno di passione e intimità, così affascinante e accattivante per qualsiasi pubblico, che rende queste antiche canzoni ancora attuali.
Alessia Tondo (voce e tamburo), cantante e autrice del Canzoniere Grecanico Salentino. A soli sei anni cantava insieme alla nonna nel gruppo salentino Mera Menhir. Pochi anni dopo viene lanciata dai Sud Sound System nel brano “Le radici ca tieni” e con loro ha continuato a collaborare per live e partecipazioni televisive.
Dario Muci (voce e chitarra), allievo di Luigi Stifani, affianca alla sua attività concertistica anche un’appassionata e profonda ricerca sulle tradizioni orali. Nel corso della sua carriera ha unito una intensa attività musicale dal vivo e in studio a un personale percorso di ricerca che lo ha portato a collaborare con figure storiche della tradizione salentina.
Davide Ambrogio (voce e lira) cantante e polistrumentista calabrese, vincitore nel 2020 dei premi Ethnos Gener/Azioni e Musica contro le Mafie e nel 2021 del Premio Giovani di Musica Tradizionale Loano, utilizza il dialetto dell’Aspromonte meridionale e cosentino non solo per il significato delle parole, ma come suono senza barriere, valorizzato nel colore del canto e nel timbro per veicolare verità e sentimenti collettivi.
Con un'offerta artistica che si muove nel solco della musica contemporanea e d'autore, "Sponde Sonore" punta a offrire un ventaglio di suoni, stili, generi e a far incontrare generazioni di artiste e artisti che hanno messo in moto processi di innovazione, rielaborazione e interpretazione delle tradizioni musicali, sia italiane che internazionali.
Il programma spazia infatti dal jazz alla world music, dalla musica d’autore alle incursioni nell’elettronica, anche all’interno dello stesso concerto, ma con un unico denominatore: la capacità di raccontare il presente partendo dalle radici a cui si è legati, anagraficamente o affettivamente.
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