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L’eredità di Battiato "travolge" Palermo: i Dervisci Rotanti al Teatro Golden

  • Teatro Golden - Palermo
  • 28 dicembre 2025
  • 21.00
  • 35 euro (intero poltronissima), 30 euro (intero poltrona), 25 euro (intero distinti) - esclusi diritti e commissioni
  • PROMO BALARM 25 euro invece di 35 euro (poltronissima), 20 euro invece di 30 euro (poltrona), 15 euro invece di 25 euro (distinti) - esclusi diritti e commissioni. Leggi nell'articolo come ottenere i biglietti in promozione
  • Biglietti acquistabili online su Diyticket oppure fisicamente al botteghino del teatro Golden (in via Terrasanta 60, aperto dal lunedì al venerdì, dalle 09.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30 e la sera stessa dell'evento - telefono 091 6264702)
Balarm
La redazione

Il Mevlana Ensemble di Süleyman Erguner

Un rito antico, un omaggio potentissimo e un’esperienza musicale totalizzante a Palermo.

Domenica 28 dicembre alle ore 21.00 il Teatro Golden accoglie uno degli appuntamenti più intensi e suggestivi delle Feste, che vede protagonisti i Dervisci Rotanti di Istanbul e del Mevlana Ensemble di Süleyman Erguner, per una serata che celebra l’eredità spirituale e musicale di Franco Battiato, nell’anno in cui il Maestro avrebbe compiuto ottant’anni.

PROMO BALARM. In esclusiva per tutti i lettori, per gli under 30 e per i possessori del biglietto del concerto di Raphael Gualazzi (17 dicembre), Balarm offre la possibilità di assistere allo spettacolo con uno sconto del 30% sul costo intero del biglietto: 25 euro invece di 35 euro (poltronissima), 20 euro invece di 30 euro (poltrona), 15 euro invece di 25 euro (distinti) - esclusi diritti e commissioni.

Per ottenere lo sconto sui 50 biglietti disponibili è necessario inviare un messaggio WhatsApp al numero 388 3479909, entro le 18.00 di domenica 28 dicembre, scrivendo la dicitura "PROMO BATTIATO” e specificando i nomi e cognomi (anche di più persone) degli spettatori interessati ad acquistare i biglietti in promozione.

Balarm provvederà immediatamente, tramite WhatsApp, a inviare una risposta di conferma con le indicazioni per l'acquisto e il ritiro dei biglietti scontati.

Lo spettacolo è un’immersione totale in un universo sonoro e simbolico che Battiato ha amato, studiato e portato dentro la sua musica.

Il gruppo di Süleyman Erguner, che collaborava stabilmente con Battiato e si esibì con lui in uno dei suoi ultimi concerti nella città turca, danza ricordando le evocazioni in "Voglio vederti danzare".

Quella dei dervisci è una danza-cerimonia antichissima che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio dell’Umanità, un movimento mistico fatto di vorticose giravolte al suono ipnotico di flauti e tamburi per simboleggiare il moto degli astri. 

I dodici performer girano su se stessi in un movimento ipnotico e incessante, accompagnati dal suono arcaico del ney, flauto sacro del sufismo, e dalle percussioni rituali.

Il nome dell’ensemble di Süleyman Erguner si deve alla leggenda di Mevlâna, ovvero Jalāl al-Dīn Moḥammad Rūmī, che fu leader dei dervisci rotanti dell’ordine Mevlevi e le cui spoglie si conservano nel mausoleo di Konya, vero tempio del sufismo.

Una filosofia di vita, il sufismo, all’insegna del superamento delle distinzioni di etnia, religione o lingua a favore della meditazione e della fratellanza. Lo stesso Erguner non è un monaco, ma un professore di musica che insegna ad allievi in tutto il mondo la pratica del ney, il tradizionale flauto della musica colta in molte zone del Medioriente, dalla Persia alla Turchia.

Il rituale danzato dei dervisci ha il nome di samā, un percorso di ascesa spirituale attraverso la contemplazione di quanto è "perfetto": girando su se stessi, i dervisci desiderano oltrepassare il mondo e ascendere verso l’amore.

Battiato era tanto affascinato da questa pratica che realizzò alcuni quadri dedicati a loro, oggi conservati nella sua casa di Milo. D’altronde l’album "L’arca di Noè", che uscì nel dicembre 1982 (sarebbe diventato l’album più venduto dell’anno seguente, secondo solo a "Thriller" di Michael Jackson), segnò una svolta nel percorso di Battiato: non più solo canzone d’autore o sperimentazioni elettroniche, ma una musica che mescolava suggestioni colte, spirituali e globali.
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