Le grandi eroine di Donizetti, Verdi, Bellini e Gounod: il soprano Mariella Devia e il pianista Giulio Zappa al Teatro Massimo
Nella Sala Grande del Teatro Massimo di Palermo ritorna con un atteso recital il soprano Mariella Devia, accompagnata al pianoforte da Giulio Zappa.
Primo appuntamento della nuova stagione di concerti di canto e pianoforte del Teatro Massimo di Palermo, il concerto di Mariella Devia si apre e si chiude con i grandi ruoli del belcanto italiano, quel repertorio che tante volte l’ha vista protagonista applauditissima delle stagioni del Teatro Massimo, con tre indimenticabili edizioni di Lucia di Lammermoor di Donizetti ma anche in Anna Bolena, La sonnambula, I Capuleti e i Montecchi, fino alla Norma del 2017.
Il programma del concerto si aprirà con “Come è bello” da Lucrezia Borgia e “L’amor suo mi fè beata” da Roberto Devereux di Donizetti, per passare, dopo un interludio pianistico con il Rossini dei Péchés de vieillesse e con Mendelssohn, al repertorio francese ottocentesco con due romanze di Liszt e Gounod e la virtuosistica Aria dei gioielli dal Faust di Gounod.
In apertura della seconda parte arie dal Corsaro e da Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi e infine, dopo il Notturno op. 70 n. 1 per pianoforte di Giuseppe Martucci, conclusione con l’aria finale del Pirata di Bellini, “Col sorriso d’innocenza”.
Primo appuntamento della nuova stagione di concerti di canto e pianoforte del Teatro Massimo di Palermo, il concerto di Mariella Devia si apre e si chiude con i grandi ruoli del belcanto italiano, quel repertorio che tante volte l’ha vista protagonista applauditissima delle stagioni del Teatro Massimo, con tre indimenticabili edizioni di Lucia di Lammermoor di Donizetti ma anche in Anna Bolena, La sonnambula, I Capuleti e i Montecchi, fino alla Norma del 2017.
Il programma del concerto si aprirà con “Come è bello” da Lucrezia Borgia e “L’amor suo mi fè beata” da Roberto Devereux di Donizetti, per passare, dopo un interludio pianistico con il Rossini dei Péchés de vieillesse e con Mendelssohn, al repertorio francese ottocentesco con due romanze di Liszt e Gounod e la virtuosistica Aria dei gioielli dal Faust di Gounod.
In apertura della seconda parte arie dal Corsaro e da Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi e infine, dopo il Notturno op. 70 n. 1 per pianoforte di Giuseppe Martucci, conclusione con l’aria finale del Pirata di Bellini, “Col sorriso d’innocenza”.
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