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"Il portfolio fotografico": il seminario a cura di Massimo Agus

  • Le vie dei tesori
  • Archivio di Stato alla "Catena" - Palermo
  • - Palermo
  • 24 ottobre 2015 (evento concluso)
  • 10:00
  • Ingresso libero
  • Per maggiori informazioni chiamare il call center al numero 091.23893000.

Balarm
La redazione

Il portfolio è una raccolta di immagini, numericamente limitata, in cui il tutto vale più delle singole parti; è un progetto significativo in cui gli scatti sono selezionati per raccontare e trasmettere qualcosa.

È il biglietto da visita di ogni fotografo o aspirante tale, la sintesi del proprio lavoro. E ancora, secondo la definizione ufficiale che dieci anni fa diede la FIAF – Federazione italiana associazioni fotografiche – "si può intendere per portfolio un complesso di immagini finalizzate a esprimere un’idea centrale.

I soggetti delle singole foto (il "cosa") e il modo scelto dal fotografo per rappresentarli e ordinare le immagini in sequenza utilizzando il valore espressivo degli accostamenti (il "come") devono essere in grado di comunicare con logica e chiarezza l’idea scelta dall’autore, e cioè il significato del portfolio (il "perché"). I significati possono spaziare in molte direzioni: documentaria, narrativa tematica o artistica, creativa, concettuale o altre ancora".

Il portfolio però è un soggetto in continua evoluzione e nell’era del digitale, la parola e il suo significato vanno rivisti, per restare al passo con i tempi. Tutto questo e molto altro verrà illustrato nel seminario a cura di Massimo Agus, direttore del dipartimento didattica della Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).

I fotografi e gli appassionati impareranno come creare un portfolio fotografico per promuovere il proprio lavoro e meglio presentarsi al pubblico. Al termine sarà possibile prenotarsi per la lettura del proprio portfolio fotografico, che avverrà domenica pomeriggio con lo stesso Massimo Agus.

"Le vie dei tesori" propone ai cittadini un’alleanza nel segno della cultura, della conoscenza, della riappropriazione degli spazi. E di contro, offre ai visitatori esterni un sistema-Palermo ricco di itinerari, di nuove prospettive, di nuovi spunti di dialogo, di nuove forme di accoglienza.

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