"La Russia che non ti aspetti": una videoconferenza con Marcella Croce
Si svolge, venerdì 20 ottobre alle 18, all'Auditorium Rai, la videoconferenza di Marcella Croce "La Russia che non ti aspetti". Tutti apprezzano i musicisti, coreografi e romanzieri russi. Rimangono invece sconosciuti ai più i pittori russi.
Magnifiche collezioni delle loro opere sono raccolte in ottimi musei tra cui due si distinguono in maniera particolare: la Galleria Tetriakov di Mosca intitolata al grande conoscitore d’arte e collezionista che la creò, e il Museo Russo di San Pietroburgo.
Come tutte le dittature, il regime sovietico ha prodotto un gran numero di statue celebrative dei leader politici e delle vittorie nazionali in particolare quelle relative alle mancate invasioni del Paese da parte di Napoleone nel 1812 e di Hitler e Mussolini nel 1943.
Non tutte sono opere noiose e sterili, molte di esse sorprendono invece per la loro ottima fattura e sono molto interessanti dal punto di vista estetico oltre che storico. I giardini giapponesi, persiani, francesi, inglesi e anche italiani sono conosciuti e celebrati in tutto il mondo. Nessuno invece ha mai sentito parlare dei giardini russi, dei quali si ammira la sapiente gestione dei grandi spazi e dell’abbondanza delle acque.
Cupole azzurre trapunte di stelle o dorate come la fiamma di una candela, campanili grandi quanto cattedrali dove risuonano giornalmente le campane in concerto, trecce femminili artisticamente composte, urban sketchers, specialmente donne di ogni età, che disegnano all’aperto anche sotto la pioggia: queste e tante altre sono le sorprese di un mondo a parte in rapida evoluzione.
Magnifiche collezioni delle loro opere sono raccolte in ottimi musei tra cui due si distinguono in maniera particolare: la Galleria Tetriakov di Mosca intitolata al grande conoscitore d’arte e collezionista che la creò, e il Museo Russo di San Pietroburgo.
Come tutte le dittature, il regime sovietico ha prodotto un gran numero di statue celebrative dei leader politici e delle vittorie nazionali in particolare quelle relative alle mancate invasioni del Paese da parte di Napoleone nel 1812 e di Hitler e Mussolini nel 1943.
Non tutte sono opere noiose e sterili, molte di esse sorprendono invece per la loro ottima fattura e sono molto interessanti dal punto di vista estetico oltre che storico. I giardini giapponesi, persiani, francesi, inglesi e anche italiani sono conosciuti e celebrati in tutto il mondo. Nessuno invece ha mai sentito parlare dei giardini russi, dei quali si ammira la sapiente gestione dei grandi spazi e dell’abbondanza delle acque.
Cupole azzurre trapunte di stelle o dorate come la fiamma di una candela, campanili grandi quanto cattedrali dove risuonano giornalmente le campane in concerto, trecce femminili artisticamente composte, urban sketchers, specialmente donne di ogni età, che disegnano all’aperto anche sotto la pioggia: queste e tante altre sono le sorprese di un mondo a parte in rapida evoluzione.
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