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Linee sinuose nelle figure femminili di Josephine Bonì: incanto e fragilità nella personale "Life"

  • Josephine Bonì - Galleria d'Arte - Palermo
  • Dal 7 luglio al 30 settembre 2021 (evento concluso)
  • Visitabile dal martedì al sabato dalle 12.00 alle 18.00. Chiuso domenica e lunedì
  • Gratuito
Balarm
La redazione

La grande tela dell'artista Josephine Bonì visibile alla mostra "Life"

Josephine Boni, un'artista autodidatta nata a New York da famiglia italiana, impara a dipingere da piccola nello studio del padre coltivando un suo stile minimalista e immediatamente riconoscibile che sfida la facile categorizzazione. 

Il suo tratto unico, celebre per le sue sensuali figure femminili caratterizzate da volti stilizzati, colli affusolati e morbide curve in paesaggi ibridi e surreali, rappresentano forme e colori, minimal e sintetiche, utilizzate per trasmettere emozioni ed energia al visitatore. 

Caratterizzato dunque dall'uso di linee sinuose e dall'utilizzo di colori molto saturi, il lavoro dell'artista negli ultimi anni si è evoluto in una espressione che è decisamente la sua. Evocando influenze del mondo artistico, le sue opere sono ispirate dal suo ambiente quotidiano e dal suo amore per la musica. 

Il corpo di lavoro prodotto nel corso dell'ultimo anno, esposto alla galleria Josephine Boni dal 7 luglio al 30 settembre con il titolo "Life", si concentra più sul linguaggio di bolle che riempiono la scena e che poeticamente parlano  di "fragilità". Queste opere evocano il senso di protezione, ridotta alle sue forme più semplici tramite una sua attenta interpretazione.
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«Life - spiega l'artista - è una sintesi di ciò che la gente ha vissuto in questo periodo per via dell'emergenza pandemica. La scena è ricca di figure che si muovono proteggendosi dentro bolle, correndo per sfidare il tempo, leitmotiv per tutta la lunghezza della tela (80x320), che, a dispetto loro, non si è fermato e ha continuato a scrivere la sua storia sulla loro pelle e sui loro volti. 

Nell'opera c'è la solitudine, ci si cerca e ci si ritrova a distanza. I limiti delle bolle diventano sempre più intollerabili. La pianista, a destra, desidera tornare al suo pianoforte e ai suoi concerti. Un Pinocchio rappresenta la grande bugia, un'invenzione per controllare l'umanità, i dubbi, i percorsi confusi della gente trovatasi di colpo a dovere combattere senza armi una strana e inaspettata guerra». 

La mostra è fruibile ad ingresso gratuito presso i locali di Corso Ruggero 197 a Cefalù, dal martedì al sabato, dalle ore 12.00 alle ore 18.00. L'artista sarà sempre presente in Galleria ad accogliere i visitatori.
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