Lo strumento più classico declinato al contemporaneo: il festival "Pianissimo" ai Cantieri alla Zisa

Il percussionista e compositore Tony Di Napoli
Il progetto è una nuova avventura di Curva Minore che, con la direzione artistica di Lelio Giannetto, prevede un ciclo di concerti tra tradizione e sperimentazione che unisce la musica tra il secondo Novecento e il terzo millennio.
Apre il festival il visionario compositore e percussionista italo-francese Tony Di Napoli con i suoi incredibili strumenti di pietra: al suo debutto palermitano, Di Napoli farà conoscere le sue Lithofanie, le sculture di pietra accordate a intervalli microtonali, tasti di pietra da lui stesso modellati sul respiro del tempo (8 maggio ore 21.15).
Segue "La via del suono", il recital di Fabrizio Ottaviucci, pianista famoso in tutto il mondo per le partecipazioni ai più importanti festival di musica contemporanea, che vanta anche collaborazioni trasversali con il percussionista indiano Trilock Gurtu e il contrabbassista americano Gary Peacock (8 maggio ore 22.15).
La seconda serata è interamente dedicata alla pianista svizzera Judith Wegmann, musicista dalla straordinaria sensibilità poetica: il suo sarà un viaggio profondo al di sopra - e al di sotto - dello spazio perenne. La Wegmann farà ascoltare per la prima volta in Italia musiche di alcuni compositori svizzeri della nuova scena (Hans Koch, Kevin Juillerat, Luzia Von Wyl, Daniel Andres, Tobias Meier, Edu Haubensak) nel concerto "Le Souffle du Temps II – Reflection", in cui sarà accompagnata dal visual designer Stephan Hostettler e da alcuni musicisti della Sicilian Improvisers Orchestra (9 maggio ore 21.15).
La giovanissima ma già affermata pianista siciliana Alessandra Pipitone, invece, sarà impegnata in "Happy new ears", un recital di musiche che parte da Helmut Lachenmann e arriva fino a Cage passando per Franco Evangelisti, Henry Cowell e Arvo Pärt esplorando ordinario e straordinario con un gesto pianistico secondo il nuovo pensiero compositivo europeo e statunitense del suono materiale (10 maggio ore 21.15).
Segue l’Ensemble Yin da Marsiglia che - in collaborazione con Institut francais Palermo – esegue “Places”, prima esecuzione assoluta del direttore musicale Philippe Festou. La scrittura del compositore e polistrumentista francese è raffinata e intelligente, desiderosa di esplorare sempre nuovi territori del suono, in particolare nel rapporto musica e architettura (10 maggio ore 22.15).
Festou terrà anche un workshop al termine del quale proporrà una sua nuova composizione “Imaginery Patterns” affidata al quartetto Yin che si unirà per l’occasione alla Sicilian Improvisers Orchestra (11 maggio ore 21.30).
Il gran finale vede il ritorno di Alessandra Pipitone che eseguirà per l’azione scenica “OLTRE Sicilia”: poesie lette di Domenico Labate recitate da Stefania Blandeburgo sulle note della pianista e di Lelio Giannetto al contrabbasso (12 maggio ore 21.15).
Si chiude con il piano svizzero di Judith Wegmann che eseguirà le "Triadic Memories" di Morton Feldmann, una delle più importanti opere del secondo Novecento dedicata alla ricerca del rapporto tridimensionale spazio/tempo/suono: l’ascolto avverrà in condizioni di estrema distensione con cuscini e tappeti disposti in modo da poter essere utilizzati dal pubblico che potrà adagiarsi anche sotto il pianoforte (12 maggio ore 22.15).
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