Luce e memoria oltre il segno: opere di Gianni Provenzano in mostra a Palermo
Particolare di un'opera di Gianni Provenzano
"Antologia di luce e memoria" per Gianni Provenzano, artista siciliano, che dall'8 al 29 novembre espone "Oltre il segno" alla Galleria Caravello di via Enrico Parisi 38 a Palermo.
Vernissage sabato 8 novembre alle 18.00, visitabile lunedì dalle 16.00 alle 19.30, dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.
Provenzano si confronta nel corso della carriera con molteplici linguaggi: il ritratto, il volto, il corpo, il paesaggio, la materia stessa che diventa segno.
In questa antologica si raccoglie la molteplicità dei tratti della sua ricerca: dalla linea lieve che disegna il volto umano al segno materico che esplora lo spazio e la superficie, dalla luce che plasma i volumi al colore che restituisce memoria e tensione emotiva.
Questa mostra propone un percorso cronologico e tematico che mette in dialogo le opere più note con quelle meno visibili, restituendo il senso del divenire, delle sperimentazioni e delle pause, dei temi ricorrenti e dei momenti di svolta.
Il visitatore è invitato a immergersi nelle visioni di Provenzano, a cogliere le relazioni tra forme, luce, spazio e silenzio, e a riconoscere la coerenza nascosta nei passaggi stilistici.
La mostra è un invito all'ascolto visivo: ogni opera è un messaggero, un punto d'incontro tra l'universo interno dell'artista e le nostre percezioni.
Attraverso il tempo, il segno diventa testimonianza, la materia diventa storica, e la visione diventa memoria.
Vernissage sabato 8 novembre alle 18.00, visitabile lunedì dalle 16.00 alle 19.30, dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.
Provenzano si confronta nel corso della carriera con molteplici linguaggi: il ritratto, il volto, il corpo, il paesaggio, la materia stessa che diventa segno.
In questa antologica si raccoglie la molteplicità dei tratti della sua ricerca: dalla linea lieve che disegna il volto umano al segno materico che esplora lo spazio e la superficie, dalla luce che plasma i volumi al colore che restituisce memoria e tensione emotiva.
Questa mostra propone un percorso cronologico e tematico che mette in dialogo le opere più note con quelle meno visibili, restituendo il senso del divenire, delle sperimentazioni e delle pause, dei temi ricorrenti e dei momenti di svolta.
Il visitatore è invitato a immergersi nelle visioni di Provenzano, a cogliere le relazioni tra forme, luce, spazio e silenzio, e a riconoscere la coerenza nascosta nei passaggi stilistici.
La mostra è un invito all'ascolto visivo: ogni opera è un messaggero, un punto d'incontro tra l'universo interno dell'artista e le nostre percezioni.
Attraverso il tempo, il segno diventa testimonianza, la materia diventa storica, e la visione diventa memoria.
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
33.994 letture 751 condivisioni -
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano
9.213 letture 74 condivisioni -
MOSTRE
Palermo raccontata olio su tela in "Luogo comune": la mostra all'Instituto Cervantes
808 letture 1 condivisione










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




