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Riflessioni e utilizzo della matita: dal racconto di Paolo Coelho nasce una collettiva

  • Galleria Studio 71 - Palermo
  • Dal 27 gennaio al 9 febbraio 2018 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30
  • Gratuito
Balarm
La redazione
La mostra "Matite, metafore della vita" nasce da un’idea di Angelo Conti e Francesco Scorsone e prende spunto dal racconto di Paolo Coelho dal titolo "La matita" che induce a momenti di riflessione, di tenerezza e all’uso che se ne fa nell’ambito di chi sceglie di accostarsi all’arte e alle sue diverse forme di disegno, pittura o scrittura.

Sono 32 gli artisti che hanno accettato di raccontarsi attraverso il segno su un cartoncino di formato cm 25 x 35 per questa kermesse dedicata alla matita e alle sue sfaccettature: Antonella Affronti, Anna Maria Asaro, Anna Balsamo, Alberto Bongini, Totò Calò, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Maria Rita Cuccia, Naire Feo, Sesto Gaglio, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Carla Horat.

E ancora: Caterina Lala, Marialuisa Lippa, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Rosalia Marchiafava, Sara Mineo, Francesco Pintaudi, Mariella Ramondo, Cinzia Romano, Anna Santoro, Marisa Sapienza, Angela Sarzana, Enzo Sciavolino, Egle Scroppo, Diego Scursatone, Gianni Maria Tessari, Maria Felice Vadalà e Tiziana Viola-Massa..
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«Gli artisti - scrive nel suo testo in catalogo Vinny Scorsone - hanno tracciato opere in cui la matita, utilizzata sia come semplice grafite sia come oggetto oppure interpretata attraverso varie tecniche, si è fatta latrice di pensieri e seduzioni. La mano è diventata maestra di vita, presenza incombente e benevola.

Il tratto, ora sottile ora spesso, evoca, nelle opere, il racconto originario e profili e stanze affiorano dal foglio. Lo spigolo gioca con la curva, linee chiuse si intrecciano con linee aperte, l’ironia sorregge la malinconia e solitudini si alternano ad amori e complicità. In un gioco tra essere ed apparire, tra finzione e realtà, la matita ridisegna i contorni degli oggetti e se stessa in un ribaltamento continuo di ruoli». 

La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 16.30 alle 19.30 fino al 9 febbraio e tutte le opere prodotte entreranno a far parte della collezione permanente dell’associazione culturale La Matita di Valledolmo.
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