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Mozart e Čajkovskij al Verdura: Omer Meir Wellber al piano dirige l'Orchestra del Teatro Massimo

  • Sotto una nuova luce
  • Teatro di Verdura - Palermo
  • 22 luglio 2020 (evento concluso)
  • 21.15
  • Da 8 a 25 euro
  • Biglietti acquistabili presso la biglietteria del Teatro Massimo (dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 15.00) e online su Ticketone. Nei giorni di spettacolo anche al botteghino del Teatro di Verdura a partire da due ore prima dell’inizio.
Balarm
La redazione

Il direttore musicale del Teatro Massimo, Omer Meir Wellber

Si divide tra podio e pianoforte il direttore Omer Meir Wellber che, in occasione del concerto di mercoledì 22 luglio al Teatro di Verdura, dirige l'Orchestra del Teatro Massimo e sarà anche solista. 

Il giovane direttore e compositore israeliano sarà solista per il "Concerto per pianoforte e orchestra K 414" di Wolfgang Amadeus Mozart, prima della "Sinfonia n. 4" di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Wellber, uno dei principali direttori di oggi, sia del repertorio operistico che orchestrale, è stato nominato nel 2018 direttore ospite principale presso la Semperoper di Dresda. Da luglio 2019 è direttore principale della BBC Philharmonic e da gennaio 2020 ricopre il ruolo di Direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo.

La combinazione di energia e chiarezza e la sua capacità di evocare dettagli ricchi di colore, lo hanno portato ad essere regolarmente direttore ospite presso la Bayerischen Staatsoper di Monaco, la Fenice di Venezia e l'Israeli Opera. Richiesto in tutto il mondo, si divide costantemente tra le apparizioni internazionali come direttore d’orchestra e l’attività di promozione di progetti di integrazione musicale nel suo paese natale, Israele.
 
Si comincia con Mozart e con il primo di una serie di tre concerti, descritti dallo stesso Mozart in una lettera al padre «concerti molto brillanti e gradevoli all'orecchio».
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E si comincia con una proposta piuttosto originale: infatti, le cadenze dei tre movimenti del concerto che di norma dovrebbe eseguire il solista al pianoforte da solo, saranno affidate come improvvisazioni a piccoli gruppi di musicisti dell'Orchestra. Un approccio originale che rivela la politica musicale del neo direttore, volta a rendere viva e sperimentale anche la riproposizione di grandi concerti classici. E in un certo senso è un modo di riallacciarsi alle intenzioni originali di Mozart e della sua epoca, che concepiva le cadenze come momenti di improvvisazione in cui il solista stupiva gli ascoltatori.
 
«Le cadenze dei tre movimenti del concerto per pianoforte di Mozart, – afferma il direttore Omer Meir Wellber” - saranno affidate come improvvisazioni a piccoli gruppi di musicisti dell'Orchestra, ogni volta in uno stile diverso, jazz, klezmer, melodie tradizionali siciliane, musiche ebraiche, ritmi arabi, con strumenti diversi per ogni cadenza. È un modo per rendere il teatro un laboratorio vivo e non un museo».
 
La seconda parte del concerto prevede invece la bellissima Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, scritta nel 1878,  in un periodo drammatico per il compositore che, forse per nascondere la propria omosessualità si era deciso a sposarsi nel tentativo disperato di rientrare negli schemi di quella società da cui si sentiva rifiutato.

Proprio in questo periodo scrisse due delle sue più belle composizioni: l’Evgenij Onegin e la Sinfonia n.4. Tutta la sinfonia, di cui lo stesso Čajkovskij diceva che seguisse l’impronta della Quinta di Beethoven, è pervasa dal tema del Fato. E il primo movimento si apre con la tragica affermazione dell’impossibilità per l’uomo di accedere alla felicità.

Ma, come scriveva lo stesso compositore tentando di tradurre in parole ciò che la musica cerca di comunicare, la Sinfonia n.4 è al tempo stesso espressione del fatto che “Malgrado tutto, si può vivere”: «Se non trovi in te stesso motivi di gioia, guardati intorno. Cammina tra la gente. Guarda come questa riesce a rallegrarsi, abbandonandosi completamente alle sensazioni di gioia. Rimprovera te stesso e non dire che tutto al mondo è triste. Esistono gioie semplici, ma potenti. Rallegrati dell'allegria altrui. Malgrado tutto, si può vivere».

Il concerto viene trasmesso anche in diretta streaming sulla WebTV del Teatro Massimo.
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