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Otto film d'autore per interrogarsi sul presente: la rassegna di cinema al museo Riso

  • Museo Riso - Palermo
  • Dal 19 settembre al 12 ottobre (martedì e giovedì) (evento concluso)
  • 21.00
  • Gratuito
  • Per maggiori informazioni chiamare lo 091 587717
Balarm
La redazione

La corte del Museo Riso a Palermo

Dal tema della legalità e della lotta alla mafia, alle migrazioni, alla rilettura del "Viaggio in Sicilia" di Goethe.

Gli spazi all'aperto di Palazzo Belmonte Riso - sede del Museo regionale d'Arte moderna e contemporanea di Palermo - fanno da cornice al progetto "Cinema al Riso. Sguardi sulla Sicilia": otto proiezioni d'autore, legate al territorio, riproposte per riflettere su alcune delle questioni più urgenti del presente.

La rassegna dedicata alla settima arte, finanziata dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, è curata dal regista Antonio Raffaele Addamo.

«La Sicilia con le sue bellezze, la sua storia e le sue problematiche ha ispirato da sempre registi cinematografici che l'hanno raccontata in vari modi – dice Antonio Raffaele Addamo –  Con questa rassegna vogliamo dare voce a quegli autori siciliani e non, che con il contributo della Film Commission Sicilia, l'hanno rappresentata; con un particolare senso artistico che è stato apprezzato e, in molti casi anche premiato, da festival nazionali e internazionali».
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Il programma, realizzato grazie alla collaborazione con la Sicilia Film Commission e i suoi archivi, si svolgerà dal 19 settembre al 12 ottobre, tutti i martedì e i giovedì, alle 21. 
 

Martedì 19 settembre
"La Terramadre" di Nello la Marca, 2008

Presentato in concorso al 58° Festival di Berlino, nella sezione “Forum”, il film è ambientato a Palma di Montechiaro nell'Agrigentino, dove si incontrano i destini di Gaetano e Alì. Gaetano vive con una zia da quando la madre è morta. Il padre, emigrato in Germania per cercare fortuna, vorrebbe che lui lo raggiungesse ma il ragazzo è profondamente legato alla terra in cui è sepolta la madre. Alì è invece un immigrato clandestino che è stato raccolto in fin di vita dopo un disastroso viaggio della speranza. Ora è uno dei tanti lavoratori irregolari sfruttati dai proprietari delle serre, ma uno spiacevole episodio lo costringe ancora una volta alla fuga. Gardenia Produzioni. 

La proiezione del film è realizzata in collaborazione con il Centro Regionale per l'Inventario, la Catalogazione e la Documentazione, Dipartimento BB.CC. E I.S. della Regione Siciliana.

 Giovedì 21 settembre
"Con gli occhi di un altro" di Antonio Raffaele Addamo, 2010

Il mediometraggio, menzione speciale della Giuria al Festival Internazionale 20th Century Fox, diretto da Ridley Scott, premio Award 2010, prende spunto dall'atto unico “19 luglio 1992” scritto da Cetta Brancato all'indomani della strage in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta. In viaggio di lavoro nell'entroterra della Sicilia, un giudice e gli uomini della sua scorta sono vittime di un attentato commissionato da un misterioso personaggio che intende punire il magistrato per aver intentato un processo ai suoi danni. Per Peppino Gagliano, il criminale assoldato, quello che avrebbe dovuto essere un omicidio di routine segna invece inaspettatamente il suo destino: l’incontro col giudice lo costringe a un faccia a faccia con la sua coscienza, sotto lo sguardo dolente dell'unica figura femminile del film, che rappresenta la Sicilia e tutte le sue donne, oltre che la coscienza di entrambi i protagonisti. Musiche di Marco Betta. Produzione Associazione Culturale Tersite. Seguirà il documentario/backstage diretto da Gabriele Ajello.

 Martedì 26 settembre
"La scomparsa di Patò" di Rocco Mortelliti, 2010

Tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Camilleri, “La scomparsa di Patò” si svolge a Vigata nel 1890. Il ragioniere Antonio Patò, direttore della banca di Trinacria, nel corso della rappresentazione pasquale del Mortorio in cui interpreta la parte di Giuda, sparisce misteriosamente senza lasciare traccia. Tutto può essere successo, ogni ipotesi è valida. La soluzione la cercano insieme il delegato Bellavia e il maresciallo Giummaro, prima rivali, poi amici e infine complici. Con la costanza e il buon senso di chi ben conosce l'animo umano, Giummaro e Bellavia arrivano finalmente a ricostruire quello che è successo. Il Film è stato presentato tra gli Eventi Speciali al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2010. Nastro d’Argento per i costumi, Taormina 2012. 

Produzione: Emme Cinematografica, S.Ti.C. Cinematografica.

 Giovedì 28 settembre
"L’attesa" di Piero Messina, 2014

Nell’aspra campagna siciliana, Anna, reduce da un lutto improvviso, trascorre le sue giornate in solitudine e nel silenzio rotto unicamente dai passi di Pietro, il tuttofare della tenuta. D’improvviso arriva Jeanne, una giovane ragazza che dice di essere la fidanzata di Giuseppe, il figlio di Anna. Lui l’ha invitata in Sicilia per trascorrere insieme qualche giorno di vacanza.  Anna, tuttavia, ignora l’esistenza di Jeanne e Giuseppe non c’è. I giorni passano, le due donne lentamente imparano a conoscersi e insieme iniziano ad aspettare il giorno di Pasqua e il ritorno, forse impossibile, di Giuseppe. Il film è stato candidato alla Coppa Volpi a Venezia '72 e ha vinto il David di Donatello nel 2016. Produzione Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori.

 Martedì 3 ottobre
La siciliana ribelle di Marco Amenta, 2008

Rita, una ragazzina di 17 anni, una mattina di novembre del 1991 si presenta al Procuratore di Palermo per vendicare gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi. Per la prima volta la figlia di una famiglia mafiosa si ribella apertamente all'Organizzazione, tradizionalmente maschilista. Da quel momento, i giorni di Rita sono contati. Rinnegata e minacciata dal fidanzato, dal suo paese e persino dalla madre, è costretta ad abbandonare la Sicilia e a trasferirsi a Roma. Il 26 luglio 1992, Rita si toglie la vita lanciandosi dal settimo piano della sua abitazione. Il film, David di Donatello nel 2019 come miglior film d'esordio, è liberamente ispirato alla vera storia di Rita Atria. Produzione Tilde Corsi, Gianni Romoli, Simonetta Amenta.

 Giovedì 5 ottobre
"Più buio di mezzanotte" di Sebastiano Riso, 2013

Davide è un adolescente diverso dagli altri. Qualcosa in lui lo fa somigliare a una ragazza. Davide ha 14 anni quando scappa di casa. Il suo istinto lo porta a scegliere come rifugio il parco più grande di Catania: Villa Bellini è un mondo a parte, che il resto della città fa finta di non vedere. Il mondo degli emarginati, a cui appartengono anche La Rettore e il suo gruppo di amici, coetanei di Davide e come lui scappati dalle rispettive famiglie. Quando Davide viene accettato in quella famiglia allargata, il passato da cui stava fuggendo sembra svanire definitivamente. Fino a quando il passato irrompe nel presente e a Davide tocca la scelta più difficile, di fronte alla quale si trova, questa volta senza possibilità di fughe o rinvii, da solo. Nastro d'Argento a Venezia 2014 per: migliore attrice, migliore colonna sonora, miglior montaggio, miglior regista esordiente. Produzione Claudio Saraceni.

 Martedì 10 ottobre
"Sulle tracce di Goethe" in Sicilia di Peter Stein, 2020

Selezionato in concorso al 38° “Torino film Festival”, diretto e interpretato dal regista tedesco Peter Stein, “Sulle tracce di Goethe in Sicilia” è un documentario di creazione che ripercorre dopo 230 anni le tracce del celebre “Viaggio in Sicilia” di Wolfgang Goethe, alla ricerca delle origini classiche della cultura europea, con le stesse modalità e tappe dell’itinerario iniziato il 2 aprile 1787, e con lo sguardo ironico e la capacità critica di un grande intellettuale contemporaneo. Un confronto tra la Sicilia di fine Settecento e quella di oggi tra differenze inaspettate e sorprendenti somiglianze. Il regista viaggia con la sua troupe da Agrigento a Taormina, dalle campagne dell'entroterra siciliano a Palermo, incontrando studiosi e personalità della cultura.

Produzione Zivago Film Rai Cinema.

 Giovedì 12 ottobre
"Terramatta" di Costanza Quatriglio, 2012

Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d’archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l’analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall’estrema povertà al boom economico, è un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d'Italia in una narrazione appassionata e travolgente che emoziona e commuove, obbligando a fare i conti con verità contraddittorie e scomode. La lettura dei testi, affidata all'attore Roberto Nobile, è accompagnata dalle musiche di Paolo Buonvino, dai filmati dell'archivio Luce alternati a immagini della moderna Sicilia della zona dei Monti Iblei e dalle interviste ai familiari di Rabito e ai suoi compaesani. Nastro d'Argento, Venezia 2013

Produzione Chiara Ottaviano, Cliomedia Officina, Istituto Luce Cinecittà.
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