"Pane e acqua. Dal Senegal all'Italia passando per la Libia": presentazione del libro di Ibrahima Lo
"Pane e acqua. Dal Senegal all'Italia passando per la Libia" è il titolo del libro di Ibrahima Lo che viene presentato, venerdì 30 aprile alle 20.30, in diretta sulla pagina Facebook della casa editrice Villaggio Maori e, in contemporanea, sulla pagina Facebook della Biblioteca Navarria Crifò.
Insieme all'autore, partecipano: Francesca Leone, Ong Mediterranea (equipaggio di terra) e Agnese Colpani, Ong Mediterranea (medico di bordo). Modera: Maria Luisa Palumeri, chiesa Valdese di Catania.
Sinossi. Ibrahima Lo è in Italia da pochi anni e ci è arrivato partendo dal Senegal, sopravvivendo ai lager libici e dopo che il gommone con tante, troppe persone a bordo su cui viaggiava è naufragato. Non un’inchiesta condotta da terze voci, ma la storia vera di chi è grato alla vita per averne ancora una e poterne scrivere, a partire dal ricordo della fame saziata a pane e acqua.
Il racconto di chi ha rischiato di morire ripetutamente nella speranza di approdare a una terra promessa, l'Europa. Ma quella di Ibrahima Lo è anche la narrazione felice di una solidarietà che resiste all'oscurantismo, di persone ancora umane in grado di aiutare chi ha un’esperienza da migrante alle spalle. Il resoconto personale di chi nutre ancora il sogno di un’integrazione possibile, tra sopravvivenza e rinascita.
Insieme all'autore, partecipano: Francesca Leone, Ong Mediterranea (equipaggio di terra) e Agnese Colpani, Ong Mediterranea (medico di bordo). Modera: Maria Luisa Palumeri, chiesa Valdese di Catania.
Sinossi. Ibrahima Lo è in Italia da pochi anni e ci è arrivato partendo dal Senegal, sopravvivendo ai lager libici e dopo che il gommone con tante, troppe persone a bordo su cui viaggiava è naufragato. Non un’inchiesta condotta da terze voci, ma la storia vera di chi è grato alla vita per averne ancora una e poterne scrivere, a partire dal ricordo della fame saziata a pane e acqua.
Il racconto di chi ha rischiato di morire ripetutamente nella speranza di approdare a una terra promessa, l'Europa. Ma quella di Ibrahima Lo è anche la narrazione felice di una solidarietà che resiste all'oscurantismo, di persone ancora umane in grado di aiutare chi ha un’esperienza da migrante alle spalle. Il resoconto personale di chi nutre ancora il sogno di un’integrazione possibile, tra sopravvivenza e rinascita.
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