"Petrafennula": Sergio Vespertino torna in scena al Teatro Agricantus
La Via XX Settembre diventa nuovamente lo scenario della manifestazione culturale, teatrale, musicale “Palermo Non Scema Festival”, giunta alla ventiduesima edizione, organizzata dal teatro Agricantus.
Dall'1 al 4 agosto va in scena il primo spettacolo della trilogia di Vespertino che prevede "Petrafennula", "Pazzo d'amore" e "Fiato di Madre".
"Petrafennula" è l’idea del viaggio per il gusto del viaggio in sé. Petrafennula è la virtù della pazienza. Ecco come un insieme di giochi e di parole diventano riflessioni su alcune gettate a casaccio, giusto per riempire noi ed i giornali. Ecco allora come nasce l'allegoria con un dolce tipico siciliano, petrafennula, dolce duro come la pietra, così come la nostra vita. Dolce e dura.
Lo spettacolo, accende la fantasia, diventa un viaggio per immaginare e mettere peculiarità della nostra realtà piena di tante automobili, velocità, moda e soprattutto tanta fretta; tanto da non ascoltarci più l'uno con l'altro, neppure con noi stessi.
Quante le parole insieme l’antico e il moderno dei nostri luoghi (della mente e delle tradizioni), conducendoci per mano tra memoria e presente con delicatezza e gusto. Non dimenticando, neppure per un momento, di far ridere e sorridere come tanto abilmente, e da tempo ormai, Vespertino ci ha abituato a fare.
Dall'1 al 4 agosto va in scena il primo spettacolo della trilogia di Vespertino che prevede "Petrafennula", "Pazzo d'amore" e "Fiato di Madre".
"Petrafennula" è l’idea del viaggio per il gusto del viaggio in sé. Petrafennula è la virtù della pazienza. Ecco come un insieme di giochi e di parole diventano riflessioni su alcune gettate a casaccio, giusto per riempire noi ed i giornali. Ecco allora come nasce l'allegoria con un dolce tipico siciliano, petrafennula, dolce duro come la pietra, così come la nostra vita. Dolce e dura.
Lo spettacolo, accende la fantasia, diventa un viaggio per immaginare e mettere peculiarità della nostra realtà piena di tante automobili, velocità, moda e soprattutto tanta fretta; tanto da non ascoltarci più l'uno con l'altro, neppure con noi stessi.
Quante le parole insieme l’antico e il moderno dei nostri luoghi (della mente e delle tradizioni), conducendoci per mano tra memoria e presente con delicatezza e gusto. Non dimenticando, neppure per un momento, di far ridere e sorridere come tanto abilmente, e da tempo ormai, Vespertino ci ha abituato a fare.
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