Il "Ciclope" al teatro antico di Tindari: il Teatro dei due Mari rilegge i miti

Edoardo Siravo
Il festival di spettacoli classici e di accoglienza quest'anno giunge alla 17esima edizione e conferma lo sguardo attento all'integrazione, sullo sfondo del tema della migrazione.
La piece "Ciclope" è una rilettura del personaggio di Omero presente dell'Odissea messa in scena per la regia del giovane Angelo Campolo. Lo spettacolo è una coproduzione dall'associazione Teatro dei due Mari e DAF Teatro dell’Esatta Fantasia in collaborazione con Ravenna Festival e sarà anche rappresentato nel porto di Classe a Ravenna il 7 e 8 luglio.
Si tratta dell'unico dramma satiresco a noi giunto per intero, infatti, “gioca” con un pubblico abituato a vedere in Polifemo una creatura mostruosa e bestiale, come tradizione omerica insegna. L’orco, il cannibale con un solo occhio, incontra tra i crateri dell’Etna, l’astuzia e il coraggio di Ulisse che gli saranno fatali.
Per la regia di Angelo Campolo, sarà Edoardo Siravo a interpretare Ciclope insieme a Giovanni Moschella (Sileno) e Eugenio Papalia (Ulisse) mentre il coro dei Satiri è composto da Patrizia Ajello, Michele Falica, Francesco Natoli e Tony Scarfì .
Le musiche originali sono del musicista e compositore Marco Betta, le scene e i costumi di Giulia Drogo e i movimenti scenici di Sarah Lanza.
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