"Talè chi mi misiru i morti", un baule delle meraviglie tra canti e danze: lo spettacolo a Villa Filippina

Arbarìa, la nuova compagnia folk del Teatro Ditirammu (foto di Angela Musacchia)
Nel Teatro Monsù del Planetario di Villa Filippina (gli spettacoli si svolgono al chiuso) proseguono gli appuntamenti con gli spettacoli dedicati alle famiglie della "Rassegna Marameo" del Teatro Ditirammu.
Sabato 30 e domenica 31 ottobre è il momento dello spettacolo di Arbarìa Nuova Compagnia Folk che porta in scena "Talè chi mi misiru i morti", prodotto in prima assoluta dal Ditirammu con la regia e la scrittura scenica di Piero Tutone.
Nel cast Virginia Maiorana (fisarmonica), Gaetano Mirabella (chitarra) con le voci di Noa Flandina, Noa Blasini, Alessandra Ponente, Bruno Carlo Di Vita e le coreografie di Piero Tutone e Noa Blasini.
Un grande baule fatto di luci e di suoni vuole illustrare ai piccoli spettatori una festa fatta di doni e sapori. A Palermo, città colorata, vive una bimba e la sua mamma amata, che aspetta con grande apprensione, che la notte arrivi a calare.
Il giorno seguente, di tutto si aspetta, tranne che a casa sia pronta una vetta, che lei stessa dovrà scalare senza sapere cosa potrà trovare. "Joca, cannistru e pupa di zuccaru", doni lasciati dai cari defunti, "ca forsi però nun passavanu da li porti", ecco arrivata la festa dei morti.
Canti, racconti e danze faranno da cornice al baule delle meraviglie, dai quali usciranno fuori, aneddoti e storie che spiegheranno ai più piccini, da dove nasce e come è cambiata nel tempo "la festa dei morti".
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