"La giara" e "La patente": due testi pirandelliani al Teatro Savio
La stagione di prosa del Teatro Savio di Palermo prosegue con la produzione de “La giara” e “La patente” di Luigi Pirandello, per la regia di Giovanni Sposito, con l’affiatata compagnia stabile del teatro.
Due testi, che pur mantenendo la profondità delle tematiche pirandelliane, sono tra i più divertenti della produzione dell’autore e sviluppano, entrambi, molti dei punti cardinali della sua poetica: l'attenzione per situazioni paradossali e al limite del grottesco, la focalizzazione su personaggi caratterizzati da una fissazione maniacale, il ricorso ad una soluzione "umoristica" per sciogliere le intricate vicende narrate.
Zi Dima ne "La Giara" e il giudice D’Andrea ne "La patente" sono i protagonisti di due vicende fortemente intrise dell’umorismo pirandelliano, impersonati rispettivamente da Paolo La Bruna e Antonio Sposito, che insieme agli altri attori della compagnia stabile, delineano con chiarezza i personaggi e le vicende tra tragicommedia e paradosso.
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