Tra i palchi Liberty un’atmosfera da Belle Èpoque: visite al Teatro Biondo di Palermo

Il Teatro Biondo di Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Costruito tra il 1899 e il 1903, il Teatro Biondo di Palermo presenta un’architettura eclettica, ma prevale lo stile tardo-ottocentesco, soprattutto nella simmetrica facciata principale. L’impianto, infatti, è simile a quello di tanti altri teatri di prosa.
Lo stupore maggiore coglie il visitatore negli ambienti interni. Lo scalone realizzato con marmi siciliani, giallo di Segesta e rosso di Castellamare, richiama le decorazioni proprie del gusto Liberty dell’epoca. Preziosi ed eleganti elementi, però, vennero ricoperti dagli intonaci durante le ristrutturazioni eseguite negli anni Cinquanta e Sessanta.
Soltanto in parte sono stati rinvenuti e recuperati, grazie ai recenti restauri. Le vetrate con motivi floreali e le decorazioni decò sono molto graziose ed evocano atmosfere da Belle Èpoque.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Costruito tra il 1899 e il 1903, il Teatro Biondo di Palermo presenta un’architettura eclettica, ma prevale lo stile tardo-ottocentesco, soprattutto nella simmetrica facciata principale. L’impianto, infatti, è simile a quello di tanti altri teatri di prosa.
Lo stupore maggiore coglie il visitatore negli ambienti interni. Lo scalone realizzato con marmi siciliani, giallo di Segesta e rosso di Castellamare, richiama le decorazioni proprie del gusto Liberty dell’epoca. Preziosi ed eleganti elementi, però, vennero ricoperti dagli intonaci durante le ristrutturazioni eseguite negli anni Cinquanta e Sessanta.
Soltanto in parte sono stati rinvenuti e recuperati, grazie ai recenti restauri. Le vetrate con motivi floreali e le decorazioni decò sono molto graziose ed evocano atmosfere da Belle Èpoque.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
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