Una prima assoluta al Teatro Jolly: in scena lo spettacolo ispirato a Lighea la Sirena

Esiste un incanto in certe notti estive dentro una Sicilia eterna a cui è possibile fare mille domande.
"Dintra lu mari a spiranza" è lo spettacolo vincitore del Premio Piccirè 2022, liberamente ispirato a "Lighea La Sirena" di Giuseppe Tomasi Di Lampedusa, che va in scena in prima assoluta mercoledì 21 dicembre alle 20.30 al Teatro Jolly di Palermo per la stagione del Teatro Ditirammu.
Lo spettacolo è a cura dei maestri Tiziana Martilotti (recitazione e regia), Daniele Restivo (canto e direzione musicale) e Giuseppe Giambrone (movimento scenico). Sul palco gli allievi della Compagnia di Archè Lab.
Pochissimi sono coloro che sanno e pochissimi hanno visto ma in riva al mare qualcuno parla di una sirena i vecchi sembrano pazzi e i giovani increduli, tuttavia qualcuno che tutti additano come diverso è ancora lì convinto del contrario… eh già la speranza è nel mare.
Se solo la sirena si facesse vedere, forse la chiamerebbero mostro forse la spaventerebbero ma qualcuno no, qualcuno le rivolgerebbe parole importanti, canti d’amore e poesie d’altri tempi.
Insieme scandirebbero i versi e dimenticati o ignorati dai più sfiorerebbero di nuovo la superficie di quel mare che un giorno, al solo udirli, si solleverebbe in tumulto o placherebbe in bonaccia.
"Dintra lu mari a spiranza" è lo spettacolo vincitore del Premio Piccirè 2022, liberamente ispirato a "Lighea La Sirena" di Giuseppe Tomasi Di Lampedusa, che va in scena in prima assoluta mercoledì 21 dicembre alle 20.30 al Teatro Jolly di Palermo per la stagione del Teatro Ditirammu.
Lo spettacolo è a cura dei maestri Tiziana Martilotti (recitazione e regia), Daniele Restivo (canto e direzione musicale) e Giuseppe Giambrone (movimento scenico). Sul palco gli allievi della Compagnia di Archè Lab.
Pochissimi sono coloro che sanno e pochissimi hanno visto ma in riva al mare qualcuno parla di una sirena i vecchi sembrano pazzi e i giovani increduli, tuttavia qualcuno che tutti additano come diverso è ancora lì convinto del contrario… eh già la speranza è nel mare.
Se solo la sirena si facesse vedere, forse la chiamerebbero mostro forse la spaventerebbero ma qualcuno no, qualcuno le rivolgerebbe parole importanti, canti d’amore e poesie d’altri tempi.
Insieme scandirebbero i versi e dimenticati o ignorati dai più sfiorerebbero di nuovo la superficie di quel mare che un giorno, al solo udirli, si solleverebbe in tumulto o placherebbe in bonaccia.
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