A Palermo "You Whom I Could Not Save": in mostra le opere di William Kentridge

William Kentridge presenta a Palermo la sua nuova installazione sonora con proiezione dal titolo "You Whom I Could Not Save".
L'opera che dà il titolo alla personale dell'artista sudafricano, viene proposta insieme a sedici disegni inediti, al lavoro video "Sibyl" del 2020, a sculture in bronzo e in bronzo dipinto e a una sequenza di arazzi.
Opening in programma il 7 ottobre alle 18.30. La mostra è visitabile dall'8 ottobre 2023 al 12 gennaio 2024 a Palazzo Branciforte, dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.30.
Il progetto, appositamente creato per Palermo, vede l'installazione sonora con proiezione ospitata nel cuore delle architetture di evocazione piranesiana del Monte dei Pegni di Santa Rosalia di Palazzo Branciforte.
Il percorso labirintico dello spazio è scandito dalla presenza di otto grandi megafoni che diffondono le musiche composte da Nhlanhla Mahlangu e dirette da Tlale Makhene: un intreccio sonoro di testi appartenenti al gruppo di lingue Nguni, a loro volta costituite da IsiZulu, IsiSwati, IsiXhosa e XiTsonga.
Al contempo, tra le scaffalature lignee del Monte, come in teatrini effimeri, sono esposte sculture in bronzo e in bronzo dipinto e una sequenza di arazzi.
La personale propone inoltre sedici disegni inediti in cui danzano figure tracciate a carboncino che rimandano all'effimero dell'esistere.
L'opera che dà il titolo alla personale dell'artista sudafricano, viene proposta insieme a sedici disegni inediti, al lavoro video "Sibyl" del 2020, a sculture in bronzo e in bronzo dipinto e a una sequenza di arazzi.
Opening in programma il 7 ottobre alle 18.30. La mostra è visitabile dall'8 ottobre 2023 al 12 gennaio 2024 a Palazzo Branciforte, dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.30.
Il progetto, appositamente creato per Palermo, vede l'installazione sonora con proiezione ospitata nel cuore delle architetture di evocazione piranesiana del Monte dei Pegni di Santa Rosalia di Palazzo Branciforte.
Il percorso labirintico dello spazio è scandito dalla presenza di otto grandi megafoni che diffondono le musiche composte da Nhlanhla Mahlangu e dirette da Tlale Makhene: un intreccio sonoro di testi appartenenti al gruppo di lingue Nguni, a loro volta costituite da IsiZulu, IsiSwati, IsiXhosa e XiTsonga.
Al contempo, tra le scaffalature lignee del Monte, come in teatrini effimeri, sono esposte sculture in bronzo e in bronzo dipinto e una sequenza di arazzi.
La personale propone inoltre sedici disegni inediti in cui danzano figure tracciate a carboncino che rimandano all'effimero dell'esistere.
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