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Coronavirus, il Comune di Palermo: "Niente panico", ecco il canale ufficiale da seguire

Il Comune di Palermo invita la cittadinanza a seguire il canale ufficiale, tramite cui saranno diffuse notizie sulla situazione e sui provvedimenti adottati ora per ora

  • 10 marzo 2020

La notizia è arrivata ad ora di cena. L'intero territorio nazionale è diventato "zona rossa" con le stesse restrizioni che all'inizio erano valide per la Lombardia. Adesso è importante non lasciarsi prendere dal panico, seguire il Vademecum diramato dal Comune di Palermo, essere prudenti ed evitare di seminare il panico tramite i social.

Tutte le informazioni ufficiali sono diramate dal canale Telegram del sito web della Protezione Civile di Palermo attraverso cui saranno diffuse notizie sulla situazione e sui provvedimenti adottati. Inoltre invita caldamente la popolazione a non diffondere informazioni non verificate o provenienti da fonti non ufficiali e non attendibili.

A seguito del decreto del presidente del Consiglio le scuole resteranno chiuse sino al 3 aprile. Ma cosa si può fare e cosa no con l'estenzione della zona rossa in tutto il territorio nazionale?

La regola numero uno è "non uscire da casa" se non per comprovate necessità che riguardano l'acquisto di beni essenziali (la spesa o i farmaci per intenderci), la salute (quindi recarsi dal medico se serve) o per andare a lavorare ove non fosse possibile farlo da casa.
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Occorre portare con sè una autodichiarazione (la trovate sul canale Telegram della Protezione civile) con le motivazioni dell'uscita da consegnare alle forze di polizia che effettueranno i controlli. Ci si può muovere da un comune all'altro purche si rispettino i tre punti descritti prima.

Fare una passeggiata all'aria aperta è consentito purché si mantengano le distanze di sicurezza. Non sono consentiti invece assembramenti pubblici e manifestazioni.

Le attività dei pub chiuderanno alle 18 ma è consentito il trasporto a domicilio anche fuori dagli orari, quindi si può continuare ad ordinare on line e farsi portare aìil cibo a caa.

Non affollatevi al supermercato: la grande distribuzione non si ferma e i supermercati resteranno aperti garantendo un accesso limitato di persone alla volta per mantenere tutti in sicurezza.

Se siete rientrati da zone a rischio avete l'obbligo di dare comunicazione al medico e registrarvi on line sul sito Costruiresalute. In questo caso occorre rispettare la quarantena volontaria.

Gli accessi agli ospedali sono limitati, quindi non affollate le sale di attesa per sapere come stanno i parenti ricoverati. Il decreto prevede altresì la sospensione di matrimoni e funerali, che si svolgeranno if forma strettamente privata.

I vigili del fuoco sottolineano la necessità di non seminare il panico con il semplice uso della mascherina quando è improprio: occorre usare la mascherina solo se si hanno sintomi o se si assistono persone con sintomi.

Per tutti i pazienti che arrivano nei reparti di malattie infettive, gli operatori sono dotati di mascherina FFP3, ma anche di tute integrali, schermi facciali, doppio guanto, calzari. Lo chiarisce il direttore dell'ospedale Cervello sottolineando che questa è la procedura ordinaria che viene attuata quotidianamente per esempio per la presenza di pazienti con tubercolosi.

Ricoridamo poi che il Sars-CoV-2, come altri coronavirus, si trasmette attraverso le goccioline del respiro della persona infetta, che possono essere trasmesse con la tosse o gli starnuti, oppure tramite contatto diretto personale, oppure toccandosi la bocca, il naso o gli occhi con mani contaminate.

Ecco in sintesi il Vademecum con le regole da seguire per una corretta prevenzione: è importante evitare uno stretto contatto con le persone che hanno febbre, che tossiscono o che hanno altri sintomi respiratori. In termini pratici, è raccomandabile mantenersi a una distanza di almeno un metro da persone che tossiscono e lavarsi frequentemente le mani con sapone o con una soluzione alcolica.

Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce e non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. Si consiglia anche di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol e di usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate.

I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi. Va contattato il Numero Verde 1500 del ministero della Salute se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus.


Ultimo aggiornamento, 10 marzoo 2020, ore 08.00
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