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E uscimmo a riveder le Liridi: fino alla notte del 25 aprile cadono milioni di stelle

Si guardano a occhio nudo e lo spettacolo è assicurato: la pioggia di queste meteore conta circa 20 meteore all'ora ma ci sono anni in cui se ne possono vedere fino a 100

  • 18 aprile 2018

La Notte di San Lorenzo non è ancora vicina eppure è già possibile esprimere un desiderio alzando gli occhi al cielo: fino a mercoledì 25 aprile le ore notturne si accendono grazie al fenomeno delle stelle cadenti.

Ad attraversare il cielo sono quelle dello sciame meteorico della Liride, le Liridi, che prendono il nome dalla costellazione della Lira, dove si trova il loro punto di origine. Sono le stelle cadenti più antiche: la loro prima osservazione risale al 687 avanti Cristo in Cina.

Quello delle Liridi è uno sciame meteorico noto per essere imprevedibile: può infatti "regalare" molte meteore agli osservatori che guardano il cielo in condizioni ottimali, fuori città e al buio.

Nel suo videoreport "What's Up for April?" (Cosa succede ad aprile?) la Nasa ha calcolato che quest'anno se ne potranno osservare dalle dodici alle venti all'ora e nelle ore più buie da 3 a 5 al minuto.

Proprio per la sua imprevedibilità, però, si sono registrati anni in cui se ne riuscivano a osservare inaspettatamente fino a cento all'ora. Quest'anno, complice la luna quasi assente, lo sciame sarà osservabile praticamente ogni sera, condizioni meteo permettendo.

Il picco delle Liridi è previsto invece nella notte tra sabato 21 e domenica 22 aprile, con maggiore visibilità nei momenti in cui la luna sarà calante, dunque a ridosso dell'alba. In quelle ore la costellazione della Lira si troverà sull'orizzonte nord-est e rimarrà alta fino alle prime luci del mattino.

Quello della Liride è uno sciame meteorico originato dalla cometa G1 Thatcher, una stella che passa nel Sistema Solare una volta ogni 415 anni lasciandosi dietro polvere e detriti che, a contatto con l'atmosfera, bruciano per l'attrito.
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