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Gravemente malata e incurabile in Senegal: il grande cuore di Palermo salva una bimba

Da Dakar all'ospedale Civico per una grave patologia congenita. La piccola di sei mesi è stata operata e ora sta bene. Un'associazione ha pagato le spese del viaggio

Luca La Mantia
Giornalista
  • 2 luglio 2025

La piccola senegalese con la madre

Il cuore batte ancora nel petto di una bimba di sei mesi che dal Senegal è stata trasportata a Palermo per un delicato intervento cardiaco. Il cuore è anche il motore che dà benzina all'associazione di promozione sociale "Movimento per la salute dei giovani" che ha sostenuto le spese del viaggio salvandole la vita.

Una storia di solidarietà e di amore senza confini è quella che è stata scritta al Civico di Palermo. Una storia a lieto fine, perché la bimba, affetta da una grave patologia congenita, adesso sta bene al punto da poter lasciare l'ospedale entro la settimana.

Dopo un periodo di cure nel centro ospedaliero nazionale universitario di Fann a Dakar, per la bimba l'unica speranza di vivere una vita normale era un intervento correttivo, impossibile da realizzare nella struttura senegalese.

A quel punto è scattata la gara di solidarietà che senza il contributo del "Movimento per la salute dei giovani" non avrebbe avuto successo.

L'associazione, supportata da un gruppo di medici, è nata l’8 dicembre del 2013 per iniziativa di un gruppo di famiglie palermitane. Elemento trainante, come si legge nella loro pagina web, è "l’impegno sociale e civile per abbattere il muro delle differenze. Infatti per tutti noi non esistono bambini, giovani, ragazzi ed adulti di serie A e di serie B".

Il "Movimento per la salute dei giovani" aveva scritto all'ospedale Civico dando la propria disponibilità a sostenere le spese di trasporto e alberghiere della bimba e della madre, chiedendo alla direzione, che fa capo a Walter Messina, di farsi carico della copertura economica per l'intervento e la degenza.

L'ok della Regione ha consentito il trasferimento della piccola a Palermo per l'intervento. «Abbiamo acconsentito immediatamente a dare tutto il sostegno necessario, concordando con l'ospedale Civico l'accettazione della piccola paziente», spiega l'assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni.

E poi commenta: «Il diritto alla salute non può conoscere distinzioni e confini. La sanità siciliana, con tutte le istituzioni regionali, è sempre pronta a valutare le richieste di aiuto e a intervenire quando possibile».

Ottenuta l'autorizzazione, la bambina è arrivata nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica del Civico il 21 giugno scorso, per poi essere sottoposta all'intervento il 26.

A eseguire l'operazione è stata l'equipe della Cardiochirurgica composta da Fiore Iorio, David Petruccelli e Giorgio Romano insieme agli anestesisti Silvia Comi e Giuseppe Acquaro, coordinati dal responsabile Fabio Mangia.

Rimasta per tre giorni in terapia intensiva post-operatoria, la piccola con tutta probabilità sarà dimessa venerdì 4 luglio. Ma dovrà trascorrere almeno un mese a Palermo, in carico per il follow-up cardiologico e ospite di una casa famiglia, prima di poter tornare a casa sua in Senegal.

«L'ospedale Civico mi ha informato che l'intervento è perfettamente riuscito - commenta in una nota il presidente della Regione Renato Schifani -. Auguro alla bimba un tranquillo decorso post-operatorio e un sereno rientro in Senegal. Quando sarà più grande, la invito a tornare in Sicilia, questa volta per conoscere la bellezza della nostra terra che sarà sempre pronta ad accoglierla».

Schifani non nasconde la sua soddisfazione per la riuscita dell'intervento e per la competenza e la generosità del sistema sanitario: «Esprimo il mio più sentito apprezzamento nei confronti del personale medico e amministrativo del Civico di Palermo e di tutti gli altri che, assieme alla Regione, si sono spesi per salvare la bimba».
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