CURIOSITÀ
Ha lasciato il segno in "Agatha All Along": è il primo personaggio siciliano della Marvel
A rendere ancora più interessante questo personaggio è il sottile riferimento inserito all’interno dell’ultima puntata, inerente i veri eventi storici in Sicilia
In questa puntata infatti sono stati svelati i segreti di molteplici personaggi, è stato presentato ufficialmente su schermo uno degli antagonisti più potenti mai comparsi nei fumetti e si sono forniti degli indizi significativi sul futuro dell’MCU, il progetto cinematografico targato Disney che unisce i film di diversi super eroi, da Spiderman a Deadpool, da Capitan America a Doctor Strange.
Tra le ragioni che hanno reso questo episodio tanto discusso in Italia e nel resto del mondo – tanto da divenire il secondo più votato della storia dell’MCU sui siti di aggregazione di recensioni – c’è stata però anche l’interpretazione di Patti LuPone, che nella serie impersona una strega di origine siciliana, Lilia Calderu, che ha assunto proprio in questa puntata un ruolo significativo per le vicende degli altri personaggi.
Secondo le attuali informazioni forniteci dalla serie "Agatha All Along", Lilia nacque sul finire del 1400 in Sicilia, dove venne adottata da una congrega di streghe, abili nell’arte della divinazione.
Già da piccola previde la morte della sua Maestra e delle sue compagne, di seguito all’arrivo della peste che colpì la Sicilia nel 1575, e come una moderna Cassandra cominciò a maturare un grande senso di colpa, per via delle sue visioni estremamente negative.
I suoi poteri la indussero a fuggire prima dalla Sicilia e poi dall’Italia, per rifugiarsi lontano dalle regioni in cui era presente l’Inquisizione Spagnola, che cominciò a perseguitarla come strega.
Sul finire dell’Ottocento, dopo secoli di maltrattamenti, si convinse ad emigrare con altri italiani negli Stati Uniti, rifiutandosi per tutto questo tempo di far parte di una nuova congrega, temendo di avere nuovamente delle visioni sulla morte delle persone a lei care.
Alla fine, nel corso del 2024 è però convinta attraverso l’inganno a far parte della congrega di Agatha Harkness, che aveva l’obiettivo di recuperare i suoi poteri. Ciò la porterà a compiere il suo destino e a conoscere la ragione specifica per cui da ragazzina soffriva per via delle sue visioni.
A rendere ancora più interessante questo personaggio è il sottile riferimento che gli sceneggiatori hanno inserito all’interno dell’ultima puntata, inerente i veri eventi storici che hanno interessato la Sicilia del Cinquecento (per quanto essi non vengano spiegati nel dettaglio).
Come infatti testimoniano le carceri dello Steri a Palermo, a quell’epoca l’Inquisizione spagnola imprigionò un gran numero di donne siciliane, con l’accusa di essere delle streghe.
Molte donne nubili accusate di stregoneria cercarono quindi di fuggire all’estero, mentre altre ottennero una fama internazionale, come Giulia Tofana, che secondo la leggenda avrebbe inventato il veleno che porta il suo nome nella prima metà del Seicento.
Durante quei secoli, inoltre, molte donne siciliane morirono per colpa della peste, a cui si fa riferimento nella serie.
Infine, è singolare constatare come gli sceneggiatori della MCU abbiano deciso di rendere Lilia Calderu una delle poche streghe in grado di osservare il vero volto della Morte, rappresentato su schermo in maniera molto simile a quanto visto nell’arte nel famoso affresco Trionfo della Morte, conservato proprio a Palermo, nei pressi del museo Abattelis.
Le ultime due puntate di Agatha All Along usciranno il 31 ottobre prossimo, all’interno della piattaforma streaming Disney Plus.
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