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I dinosauri invadono Palermo: gli scheletri di tre giganti della preistoria al Gemmellaro

Nel noto museo cittadino i reperti di tre differenti dinosauri, di cui uno lungo sette metri, che affascineranno sia i grandi che i bambini appassionati a queste creature

Balarm
La redazione
  • 6 dicembre 2019

Il pterosauro vissuto circa 110 milioni di anni fa ed esposto al Gemmellaro

Amate i dinosauri o vi piace fare un tuffo nella preistoria? Ecco che il tempio della geologia palermitana, il museo Gemmellaro, apre le porte ad una nuova esposizione dedicata proprio agli animali che popolavano la terra milioni di anni fa. Dopo Thea, la più antica donna di Sicilia e gli elefanti nani, al Gemmellaro arrivano infatti i dinosauri prima custoditi negli spazi dell’orto botanico di Palermo.

Si tratta di Carnotaurus sastrei, “toro mangiatore di carne” (perché provvisto di due piccola corna sul capo), vissuto in Argentina circa 70 milioni di anni fa (Cretacico Superiore). Il suo scheletro è stato rinvenuto nel 1984 ed è uno dei meglio conservati e conosciuti dell'emisfero meridionale. Era uno dei predatori dominanti dei territori sudamericani durante il Cretacico.

Gli arti anteriori erano estremamente ridotti, forse vestigiali, cioè presenti ma prive di qualsiasi funzionalità, mentre le zampe posteriori, lunghe e sottili, erano perfettamente adattate alla corsa. Nello scheletro fossile sono state rinvenute anche le impronte di pelle. costituita da piccole scaglie, di circa 5 mm di diametro, giustapposte come in un mosaico. Lo scheletro esposto al Gemmellaro (copia dell’unico esemplare esistente) è alto 3,50 m e lungo 7 m.
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Il secondo scheletro esposto appartiene a Thecodontosaurus antiquus (antico dinosauro con alveoli dentari), vissuto nel Triassico Superiore, 210 milioni di anni fa deve il suo nome al fatto che è il primo dinosauro erbivoro, infatti i denti seghettati, alloggiati in appositi alveoli sono considerati frutto dell’adattamento alla masticazione di vegetali. Alto 60 cm e lungo 2,50 m., Thecodontosaurus viveva in piccoli gruppi sulle isole ricche di alberi e felci che circa 200 milioni di anni fa occupavano la maggior parte del territorio inglese.

A completare l’esposizione dal soffitto delle sale dell’era mesozoica fa bella mostra di se il calco di Anhanguera (anima antica). Si tratta di uno pterosauro (rettile volante) vissuto circa 110 milioni di anni fa (Cretaceo inferiore del Brasile) che dominava il cielo con la grande apertura alare di 5 metri. Si nutriva di pesci e il suo cranio allungato possedeva due carene che consentivano una migliore aerodinamicità o servivano, come in alcuni uccelli attuali, per catturare i pesci in volo sfiorando l'acqua. Possedevano numerosi denti ad angolo, conici ma curvi, di varie dimensioni e orientamenti. L’esposizione sarà arricchita con i reperti di dinosauri già presenti nelle Collezioni del Museo.

In occasione dell’inaugurazione della mostra permanente sui dinosauri, il museo resterà aperto anche nei weekend del periodo natalizio ci saranno visite guidate e attività di laboratorio per bambini e famiglie curate dalla Gea Servizi Scientifici.

Questi gli orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 Le visite guidate si svolgeranno con cadenza oraria (10:00/11:00/12:00). Le attività di laboratorio sono indicate per i bambini a partire da 4 anni ed è obbligatoria la prenotazione.
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