ARTE E ARCHITETTURA

HomeNewsCulturaArte e architettura

Il Villino Sofia nella "Mondello Liberty": qui puoi rivivere il fascino della Belle époque

Un piccolo trattato di architettura Liberty, che arricchisce il paesaggio delle gentili atmosfere Belle époque circostanti, ancora oggi presenti a Mondello

Danilo Maniscalco
Architetto, artista e attivista, storico dell'arte
  • 8 novembre 2023

Villino Sofia, di S. Caronia Roberti, 1912

Al numero 29 dell’iconica viale Regina Margherita a Mondello, poco dopo piazza Caboto in direzione della spiaggia, si erge dal 1912 il Villino Sofia, opera dell’architetto Salvatore Caronia Roberti in pieno lessico floreale.

Progettato da quest’ultimo durante la parentesi professionale alla guida dell’ufficio tecnico dell’impresa Rutelli, la quale aveva in quel preciso momento l’appalto per la costruzione di numerosi villini nell’ex palude sub-urbana, la villa, nel tipico orientamento del villino liberty codificata dal maestro Ernesto Basile.

Si impone nel paesaggio costruttivo circostante quale una delle più suggestive e canoniche armonie architettoniche impostata sapientemente su quelle gerarchie formali e materiche, acquisite dal progettista tra le aule della Scuola di Applicazione per ingegneri e architetti all’interno della ex-Casa Martorana in via Maqueda.

Vi è possibile altresì ritrovare diversi "basilismi" di maniera, ben metabolizzati tra loro come l’espediente della torretta all’interno della quale è organizzato il corpo-scala e impera la loggia con balcone centrale, la fascia orizzontale di raccordo tra piano terra e rialzato, le modanature di elementi a perimetro di porte e finestre, non ultimo il ricorso al rivestimento di elementi maiolicati bicromi in corrispondenza degli architravi delle finestre quei seduttivi ferri battuti a motivi "rigidamente" floreali.
Adv
Un piccolo trattato di architettura Liberty, che arricchisce il paesaggio dell’intero asse collaborando per primo delle gentili atmosfere Belle époque circostanti, ancora oggi ben presenti nella Mondello Liberty che proprio nel possesso di decine di opere floreali "originali" può ben sperare nella possibilità di concorre a divenire itinerario prestigioso del Patrimonio Unesco.

Esempio virtuoso di quel modo di comporre che volutamente seppe accogliere l’ideale di pareggiamento delle arti tipizzato nella costruzione di opere d’arte integrali, il piccolo villino posto al centro di un rigoglioso spazio verde privato, unitamente alla ventina di altri villini "caroniani" presenti nella ex-borgata marinara, rammenta a tutti di un tempo affascinante e ricco di occasioni costruttive in grado di migliorare lo spazio urbano, persino attraverso la realizzazione di opere private.

Tassello esemplare di bellezza sociale dell’arte.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI