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L'ecomostro sulla spiaggia siciliana: invece di abbatterlo, il sindaco ne vuole fare un hotel

Siamo su una scogliera ricca di vegetazione mediterranea: mentre Legambiente lotta per l'abbattimento della enorme struttura il sindaco del paese la compra

  • 4 gennaio 2019

L'ecomostro della Baia dei Ciclopi in Sicilia

Una scogliera selvaggia ricca di vegetazione e poi il mare con i suoi colori che in lontananza si confondono con il cielo, da cui viene la vita, l'onda che lambisce la spiaggia.

Sarebbe questo lo scenario che si presenterebbe dinnanzi ai nostri occhi se non ci fosse un immenso ecomostro a turbare la vista e soprattutto l'ecosistema.

Accade ad Aspra, in provincia di Palermo, più precisamente nella spiaggia Sarello, la baia dei Ciclopi.

Legambiente chiede da diversi anni l'abbattimento del pericoloso e più volte vandalizzato ecomostro che si affaccia sulla spiaggia.

Il circolo di Legambiente di Bagheria ha chiesto l’accesso agli atti per acquisire tutta la relativa documentazione per fare luce sulle strane e anomale procedure seguite dopo l’acquisto dell’ecomostro, da parte della società “Nuova Poseidonia srl”, costituita da dirigenti del Movimento Cinque Stelle con il Sindaco di Bagheria, riguardanti soprattutto le possibili parti abusive che si vorrebbero sanare per trasformarlo in un resort deluxe «per rilanciare il turismo».
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Ma, fino ad oggi è stato impedito l’accesso agli atti, così Legambiente si è rivolta al TAR per ottenere un diritto garantito dalla legge a tutti i cittadini.

Bisogna amarlo, temerlo e rispettarlo il mare e lo stesso rispetto l'uomo lo deve alla costa che abita, che lo protegge e lo nutre, la stessa che nutre protegge ed accoglie le numerose forme di vita vegetale ed animale che con lui condividono il piacere della bellezza e si perdono nelle azzurre immensità tra cielo terra ed acqua.

Ma la poesia si interrompe, quando all’improvviso si profila all’orizzonte un brutto fabbricato in cemento che richiama a periodi di speculazioni edilizie che hanno purtroppo trasformato la bellezza in bruttezza.

Questo luogo, simbolo di abusi è da sempre oggetto di interesse politico ma fin’ora tutti all’uniusono avevano manifestato la volontà di abbatterlo per ridare ai cittadini uno spazio naturale di cui usufruire.

«Anche gli attuali amministratori avevano espresso a gran voce, in epoche non sospette, la volontà che l’ecomostro venisse abbattuto, - dicono con una nota gli attivisti Legambiente - ma dopo alcuni anni dall’elezione apprendiamo a mezzo stampa dell’acquisto da parte di una certa società, “La Nuova Poseidonia”, di cui guarda un po’ fanno parte l’attuale primo cittadino e altri membri della maggioranza fra cui anche un deputato nazionale, del famigerato ecomostro del Sarello che si vorrebbe trasformare in nuovo hotel a 5 stelle».

«Noi non potevamo far finta di nulla - continua la nota - e tanto meno non intervenire, per cui dopo aver richiesto documentazione a cui è seguito silenzio, tramite il nostro avvocato abbiamo presentato istanza al TAR e nel frattempo ci siamo attivati per smuovere le coscienze di tutti i cittadini, di tutti i gruppi politici e le associazioni, che se vorranno dissentire con noi potranno farlo venendo ad un sit-in di protesta che si terrà giorno 5 gennaio 2019 dalle ore 10 presso l’ecomostro del Sarello-Aspra-Bagheria (Pa) lato mare».

«Un futuro dignitoso passa anche per il coraggio di opporsi a scelte scellerate a fronte della riqualificazione del proprio territorio e ambiente e non restare passivi e rassegnati alla sua devastazione» conclude la nota.
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