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La "Capitale della Cultura" è una siciliana: Agrigento proclamata regina per il 2025

Dopo la vittoria di Palermo e il tentativo di Trapani e Siracusa, la Sicilia torna protagonista nell'edizione 2025 del prestigioso riconoscimento del Ministero della Cultura

Balarm
La redazione
  • 31 marzo 2023

Valle dei Templi, Agrigento

La città di Agrigento è stata proclamata Capitale italiana della Cultura 2025.

La proclamazione è avvenuta a Roma nella Sala Spadolini del Ministero Italiano della Cultura da parte del ministro Gennaro Sangiuliano, alla presenza dei sindaci delle 10 città candidate.

Agrigento - unica siciliana in lizza - ha battuto così le città Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant'Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L'Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).

La giuria, presieduta da Davide Maria Desario, è stata composta da Isabella Valente, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese.

«Il governo della Regione è pronto a dare il proprio supporto e a fare la propria parte perché Agrigento possa cogliere per intero tutte le opportunità di crescita offerte da questo prestigioso ruolo - ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani -. Un titolo che la città merita non soltanto per la sua storia, i suoi monumenti, per gli autori che sono patrimonio di tutto il Paese e dell’Europa intera».
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«Ma a convincere la giuria e a prevalere sulle altre autorevolissime città in lizza - aggiunge Schifani - sono stati anche l’attualità e il valore del progetto che ha dato corpo alla candidatura della Città dei templi. Il rapporto con l’altro e dell’uomo con la natura, ma anche le relazioni tra culture diverse sono temi centrali in un tempo di trasformazioni come quello di oggi, di sfide che dobbiamo affrontare non soltanto sul piano culturale.

Agrigento e tutta la Sicilia hanno una storia e una tradizione di accoglienza che ne fanno il luogo ideale per un confronto che durerà per un anno intero e che, per una saggia scelta di chi ha redatto il progetto, coinvolgerà tutto il territorio provinciale nel ricco calendario di iniziative, alcune di respiro internazionale, basato sui temi della Pace, del dialogo e del Mediterraneo come “luogo” in cui questi valori possono prendere corpo», conclude.

Dopo Palermo, che si aggiudicò il titolo nel 2018, Agrigento è la seconda città siciliana a cui viene conferito il riconoscimento. Negli anni precedenti, ricordiamo invece, Mantova (2016), poi Pistoia (2017), e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia.

Nel 2022 il titolo andò a Procida, mentre quest'anno il riconoscimento va alle città di Bergamo e Brescia e nel 2024 sarà Pesaro.

"La ricchezza di articolazioni di luoghi ce l'abbiamo solo noi e ci viene dalla nostra storia: l'Italia è un super-potenza culturale, in questo la storia ci ha baciato, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentati sul nostro territorio - ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano durante la cerimonia -. L'Italia ha due grandi pilastri su cui fondare la propria crescita: da una parte il genio italico dell'impresa, dall'altra la cultura dei nostri territori.

Venezia, Firenze, la mia Napoli, ovviamente Roma, Milano, ma è nelle città più piccole che troviamo l'autenticità profonda dell'essere italiani. Gli italiani di oggi sono all'altezza della grande storia che è stata tramandata loro? Io auspico di sì".

"Dall'anno prossimo, accanto alla capitale del Libro e alla capitale della Cultura, avremo la Capitale dell'arte contemporanea. Si nominerà ogni anno, faremo una triade".
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