STORIA E TRADIZIONI
Lo spostavano ma tornava sempre lì: il mistero del Crocifisso Nero di Altofonte
In questo video vi raccontiamo la storia, intrisa di tradizione e leggenda, di uno dei simboli iconografici più rari e straordinari da ammirare in provincia di Palermo
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Hanno più volte provato a spostarlo e a cambiargli colore, ma lui (d'incanto) tornava sempre uguale e sempre nello stesso luogo. In questo video vi raccontiamo la storia del Crocifisso Nero di Altofonte, che si trova nella cappella dell'Addolorata della Chiesa Santa Maria di Altofonte.
Tradizione vuole che in origine si trovasse nella cappella del Baglio Romei, presso l'antica via d'accesso al paese, un luogo importante per la storia del paese ma da anni in stato di abbandono.
Si racconta che venne trasportato due volte nella Chiesa Madre e altrattante volte venne ritrovato misteriosamente al Baglio Romei.
La terza volta, solo dopo essere stato trasportato in processione con devozione, restò nella chiesa Santa Maria dove è tuttora conservato.
Nel corso degli anni gli abitanti provarono più volte a cambiare colore alla statua per poi tornare (sempre misteriosamente) di nuovo nero. A raccontare la storia del Crocifisso Nero di Altofonte è monsignor Leoluca Quaglino, già parroco della Chiesa Madre.
Tradizione vuole che in origine si trovasse nella cappella del Baglio Romei, presso l'antica via d'accesso al paese, un luogo importante per la storia del paese ma da anni in stato di abbandono.
Si racconta che venne trasportato due volte nella Chiesa Madre e altrattante volte venne ritrovato misteriosamente al Baglio Romei.
La terza volta, solo dopo essere stato trasportato in processione con devozione, restò nella chiesa Santa Maria dove è tuttora conservato.
Nel corso degli anni gli abitanti provarono più volte a cambiare colore alla statua per poi tornare (sempre misteriosamente) di nuovo nero. A raccontare la storia del Crocifisso Nero di Altofonte è monsignor Leoluca Quaglino, già parroco della Chiesa Madre.
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