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Igor D'India: impresa on the road nelle strade canadesi

A piedi (e in autostop) lungo il Canada, da Toronto a Dawson City: è l'ultima impresa di Igor D'India, filmaker palermitano non nuovo ad iniziative particolari

  • 20 aprile 2013

Il termine routine sembra proprio non trovare spazio nel vocabolario di Igor D'India, filmaker palermitano che ha abituato quanti lo conoscono ad una serie di imprese tutt'altro che ordinarie (dal percorso a piedi lungo il fiume Oreto, a 30 giorni dentro la grotta del Pidocchio di Monte Pellegrino, ad un percorso il bici di 2.100 chilometri da Marsala a Torino).

Per l'ultima iniziativa ha attraversato l'Oceano ed è arrivato in Canada, dove, a partire da lunedì 29 aprile ha deciso di percorrere a piedi il percorso da Toronto (estremo sud-est del paese) a Dawson City, cittadina situata nell'estremo nord con circa 2.000 abitanti, ai confini con l'Alaska. Il tutto, ovviamente, in autostop e senza soldi, lungo strade per niente ospitali.

Un'avventura on the road più che mai, in cui Igor attraverserà due storiche strade: la Transcanda highway e l'Alaska highway, definite da Christopher McCandless, protagonista realmente vissuto del romanzo "Into the wild - nelle terre selvagge", molto impegnative per gli autostoppisti. Pochi gli oggetti su cui potrà fare affidamento: un iPhone, un piccolo zaino militare, cibo, una mappa, vestiti pesanti e un telo di plastica, che all'occorrenza diventerà una tenda per dormire. Il viaggio non inizierà dal centro della città di Toronto, ma nelle strade più a nord: impresa non da poco, considerato che si tratta di territori poco popolati, in cui può essere molto difficile trovare un passaggio.

Da cosa nasce questa idea? «Lo scopo del viaggio – dice lo stesso Igor – è raccontare il fenomeno dell'autostop per le leggendarie strade del secondo Paese più grande del mondo, raccogliendo informazioni, storie, foto, video, e giungere infine a Dawson, che è stato il centro più importante nell’epoca della Gold Rush, la febbre dell’oro». Il periodo dell'anno non è quello più adatto: «Certo, aprile e maggio non sono i mesi migliori per viaggi di questo tipo - aggiunge Igor -. Farà ancora freddo, soprattutto in Alberta, e i chilometri da percorrere non sono pochi. Ma spero di affinare le tattiche dell'autostoppista durante il percorso, magari imparando da altri». Per seguire l'avventura canadese di Igor D'India potete visitare il suo blog e, qualora voleste, contribuire con una donazione: in cambio il benefattore riceverà una cartolina con i ringraziamenti.

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