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"Il labirinto di Ecuba": canto e memoria al teatro Libero

Canto e memoria collettiva: "Il labirinto di Ecuba, in scena sabato 23 maggio al teatro Libero di Palermo, conclude la trilogia della Grande Madre tra inquietudini e ricordi

Balarm
La redazione
  • 20 maggio 2015

Chi è Ecuba? Donna, madre, regina, poi serva e fuggitiva: un volto, un canto, un insieme di parole che arrivano al Teatro Libero di Palermo sabato 23 maggio alle ore 21.15 con con "Il labirinto di Ecuba", terza parte della trilogia di e con Patrizia D'Antona.

L'attrice e regista nella sua ricerca teatrale ha spesso tratto ispirazione dal mondo mitologico greco: uno dei miti più potenti e antichi è sicuramente quello legato al culto della madre terra, celebrato in tutte le culture ed a tutte le epoche.

Patrizia D'Antona ne è rimasta affascinata per la semplicità del suo significato originario: questo culto connotava società non violente, la cui mentalità non era dominata dal sesso e dal senso di colpa.

Lo spettacolo usa l'escamotage di un viaggio onirico ad occhi aperti che partendo da una narrazione-rappresentazione della creazione del cosmo da parte della dea Eurinome, emersa dal caos primordiale, continua con le riflessioni di una Ecuba che ritroviamo sullo scoglio.

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Ecuba porta dentro di sé quei ricordi, quelle sensazioni e quella forza che appartiene ad un tempo antecedente alla Guerra di Troia, definita "l’archetipo di tutte le guerre future", che segna l’abbandono degli uomini da parte degli dei.

Sopravvissuta alla rovina, costretta a soffrire, Ecuba è il simbolo di una resistenza estrema, di una voce che nessuna situazione potrebbe mai placare: quella del canto, arma potente e capace di rigenerare luce dagli orrori delle guerre e delle sopraffazioni.

Anche se sotterrata dalle disfatte, Ecuba continua a tessere il filo sottile che lega l’anima di tutte le donne: il filo rosso di una memoria ancestrale che seppur invisibile è sempre lì, pronto a portarla e a portare chi la ascolta nei meandri della psiche, sulle tracce della Dea Bianca.

Ecuba, recita, cammina, si muove e invoca ed evoca spiriti di libertà, gli spiriti di tutte le donne che hanno sofferto, non rinunciando mai ad aprirsi alla luce della vita.

I biglietti hanno un costo di 16 euro (intero) e di 11 euro (ridotto under 25). La sera della prima sarà inoltre applicato uno sconto del 10% ai possessori delle carte convenzionate ModusCard, Carta Più Feltrinelli, Touring Club, e Ideanet.

È possibile acquistare i biglietti direttamente al botteghino del teatro, da un'ora e mezza prima dell'inizio dello spettacolo, previa prenotazione telefonica al numero 091.6174040. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web del Teatro Libero.

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