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In scena alla Vicaria le favole rivisitate di Emma Dante

"Le favole nei giorni di festa" è la rassegna curata Emma Dante e ospitata da La Vicaria a Palermo: in scena personaggi tradizionali per spettacoli non convenzionali

  • 17 giugno 2013

Quando si parla di favole non si può fare a meno di pensare a scenari incantati e distanti dalla realtà; eppure può accadere che anche il più tradizionale dei racconti venga rivisitato, trasformato in un affresco non convenzionale dei tempi moderni, in grado di spiegare le dinamiche della società. Proprio questo è il lavoro portato avanti dalla regista Emma Dante con la rassegna teatrale "Le favole nei giorni di festa" ospitata fino al 14 luglio da La Vicaria di Palermo (ed eccezionalmente per un appuntamento anche dal Pride Village).

Tutti gli spettacoli hanno un costo intero di 7 euro e ridotto di 5 euro, ad eccezione di quello di venerdì 21 giugno, "La bella Rosaspina addormentata", che ha un costo unico di 10 euro: la piéce rientra nel calendario di eventi del "Palermo Pride 2013" e va in scena alle ore 19 e in replica alle ore 21, ai Cantieri culturali alla Zisa. "Le favole nei giorni di festa" è un progetto artistico promosso dalla Compagnia Sud Costa Occidentale, dedicato a bambini e adulti, che intende instaurare un dialogo tra le diverse generazioni, per far circolare liberamente le idee.

Si comincia proprio con uno dei personaggi più amati, protagonista di "Cappuccetto Rosso Vs Cappuccetto Rosso", domenica 16 giugno alle ore 19. Domenica 23 giugno (con repliche sabato 6 luglio alle ore 21 e domenica 7 luglio alle ore 19) è la volta di "Anastasia, Genoveffa e Cenerentola", sempre alle ore 19, spunto per due morali: la prima è che bisogna essere sempre la stessa persona, all'interno e all'esterno delle mura di casa, senza provare vergogna per le proprie radici e la propria identità; la seconda è che i cattivi non devono diventare eroi né possono rimanere impuniti.

Sabato 29, alle ore 21, e domenica 30 giugno, alle ore 19 si parla de "Gli alti e bassi di Biancaneve", all'interno di un mondo che cresce e rimpicciolisce in continuazione, popolato da creature buone e cattive. Biancaneve fa esperienza del più e del meno, del troppo e del non abbastanza, della causa e dell'effetto, fugge dalla matrigna e nel bosco scopre nella statura dei nani e nelle sproporzioni delle cose i veri valori della vita.

La rassegna si chiude sabato 13 e domenica 14 luglio, rispettivamente alle ore 21 e alle ore 19 con "Sirene - Studio n.1": spiegare il tema della morte anche ai più piccoli non è semplice, soprattutto quando si sceglie di farlo in una chiave "laica": Lo spunto dello spettacolo sono tre favole di Hand Christian Andersen, attraverso cui descrivere il processo di trasformazione da essere terreno o marino a essere aereo o inconsistente, proprio come i sogni.

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