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L’umorismo degli autori del ‘900 inaugura il TeatroTre

  • 8 febbraio 2005

Fa piacere poter scrivere dell’apertura di nuovi spazi teatrali in tempi in cui dall’amministrazione pubblica arrivano segnali non certo confortanti per il teatro (si considerino infatti gli ultimi pesanti eventi in materia di finanziamenti regionali a favore del teatro privato e cioè i drastici tagli avvenuti per il 2004) e quindi questa notizia acquista senza dubbio ancora maggior rilievo. Ma arriviamo al dunque. Con lo spettacolo ”Uomor”, un collage di brevi testi comici, interpretati dai bravi attori Rosario Palazzolo, Anton Giulio Pandolfo e Roberto Spicuzza, quest’ultimo anche regista del lavoro (le musiche sono di Maurizio Curcio, il progetto luci di Angelo Spicuzza e i costumi della sartoria Pipi), in scena a Palermo dal 4 al 6 febbraio, i nostri, e cioè La Compagnia del tratto, hanno inaugurato in città il loro spazio, il TeatroTre, in via Notarbartolo 52 (di fronte le Pagode), una nuova realtà teatrale al di fuori dei circuiti tradizionali.

Il novecento, l’uomo nuovo e l’umorismo, tutto questo è il recital “Uomor”: una carrellata di atti unici e monologhi dei più grandi autori comici del secolo appena concluso all’insegna di questi tre elementi, come ricorda al pubblico il simpatico siparietto che fa da leit motif allo spettacolo (tre voci maschili fuori campo si interrogano di continuo sulla preziosa combinazione sovrapponendosi le une sulle altre con un intercalare di frasi spezzate, mentre sulla scena tre sagome immortalate in movenze matissiane spiccano su uno sfondo bianco). In una polverosa soffitta (potrebbe anche essere una cantina in verità, come la tradizione teatrale ci racconta …), piena di oggetti dimenticati, i tre attori, con ritmo e brio danno vita a un ricco repertorio di pezzi famosi e non (l’ilarità del “sarchiapone” del mai dimenticato Walter Chiari, l’amara ironia del signor G di Gaber, la comicità tutta musicale di un delizioso sketch, giusto per citarne alcuni), riuscendo pienamente nel loro intento. Infatti dall’affiatamento dei tre, peraltro ben assortiti nella loro tipologia di attori, il serio Spicuzza, il comicissimo Pandolfo e l’atletico Palazzolo (bravo interprete del famoso pezzo del tic di Gaber), viene fuori una spassosa formazione in grado di divertire cantando e recitando, da veri professionisti della scena. A questo punto, non ci resta che attendere allora la prossima produzione della Compagnia del Tratto, al nuovo TeatroTre.

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