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La Sicilia al cinema: due anteprime all'Imperia

Arrivano al cinema Imperia due pellicole dai tratti siciliani: "La scomparsa di Patò", tratta dal romanzo di Camilleri e "Piero Guccione, verso l'infinito"

  • 23 febbraio 2012

L'anteprima cinematografica diventa protagonista del fine settimana palermitano con due pellicole dai tratti siciliani, in visione al cinema Imperia: La scomparsa di Patò, tratto dal primo romanzo di Andrea Camilleri esce venerdì 24 febbraio, mentre Piero Guccione, verso l’infinito viene proiettato domenica 26 febbraio alle 19.30 e alle 21.30.

"La scomparsa di Patò" è ambientato nella Vigata del 1890: Il ragioniere Antonio Patò, direttore di banca, nel corso di una rappresentazione pasquale del Mortorio in cui interpreta magistralmente il ruolo di Giuda, sparisce improvvisamente. Durante la presentazione del film Andrea Camilleri ha dichiarato che vale sempre la pena di lottare contro la mafia, aggiungendo che «spesso, però, è mancata la volontà politica di combatterla, come è mancata la volontà politica di combattere l'evasione fiscale. Se ci si mette sulla buona strada, la si può battere. La mafia, non è fatta da padreterni, ma di uomini. E pertanto destinata a finire come tutti i fenomeni terreni». La regia del film è di Rocco Mortellitti e vede Neri Marcorè nel ruolo di protagonista.

"Piero Guccione, verso l'infinito" è un film documentario già presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, al Festival del Cinema italiano di Madrid e all'ultima Biennale di Venezia, che il regista Nunzio Massimo Nifosì ha dedicato a Piero Guccione, pittore e incisore di Scicli conosciuto come assistente di Renato Guttuso alla cattedra di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Roma. «Un'idea di film che nasce diversi anni fa, e precisamente negli anni 90, quando conobbi personalmente questo artista e decisi di farne un ritratto. – ha detto Nifosì - Poi due anni fa ho avuto il piacere di reincontrarlo alla galleria d'arte moderna di venezia e ho conservato questa esperienza per il mio documentario. Tramite questo film, voglio restituire a chi non ha avuto modo di conoscere la sua arte ed anche a chi ha avuto l'occasione di conoscerla, tutto il suo aspetto poetico, che va al di là di quello pittorico, Guccione come uomo e non solo come artista».


La pellicola è un viaggio fra giardini, riflessi di luce e colori, accompagnato dalle musiche per violoncello di Giovanni Sollima e da brani di Franco Battiato, che ripercorre la storia del pittore ed incisore siciliano, dalle sue prime produzioni negli anni 60 ai giorni nostri, raccontando il suo più grande desiderio: fissare su tela quei piccoli particolari della natura, come i colori del cielo ed i riflessi del mare, che per la loro mutevolezza risultano difficili da imprimere.

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