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Le Tragedie greche a Siracusa: la Stagione 2012

Al via il XLVIII ciclo di spettacoli classici, in scena fino al 30 giugno nella cornice del teatro Greco di Siracusa. Sul palco due tragedie e una commedia

  • 10 maggio 2012

Si rinnova a Siracusa il tradizionale appuntamento con la drammaturgia greca. Prende il via, infatti, il XLVIII ciclo di spettacoli classici, in scena da venerdì 11 maggio a sabato 30 giugno, nella storica cornice del teatro Greco. Per la Stagione 2012, la Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico, ha scelto di unire la consueta alternanza di due tragedie a una commedia: il cartellone prevede infatti "Prometeo" di Eschilo, "Baccanti" di Euripide e "Uccelli" di Aristofane. Per informazioni relative al costo dei biglietti e agli orari e giorni degli spettacoli, è possibile chiamare il numero verde 800542644.

«Tre spettacoli di pari dignità», ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione Roberto Visentin, sindaco di Siracusa e presidente dell'Inda, che ha aggiunto: «Tredici repliche in più per una stagione che aumenta la produttività per la città, in percentuale, del 27% e stringe ancora di più il legame tra Siracusa e il suo teatro».

L'allestimento all'interno dell'antica cavea è stato curato dall'architetto olandese Rem Koolkhaas: la struttura progettata reinterpreta lo spazio con l'inserimento di tre parti distinte, ma allo stesso tempo connesse. La scena è unica per tutti e tre gli spettacoli ed è composta da una macchina centrale con scalinata, un anello lungo l'intero diazoma che prosegue in tutta l'area della scene e una zattera centrale. Il tutto contribuisce a dare vita a una composizione dal forte impatto visivo, che utilizza materiali come il compensato marino rivestito da vernice protettiva trasparente opaca e si compone di pedane rivestite di metallo dorato.

Il regista Claudio Longhi, allievo di Luca Ronconi, cura l'allestimento di "Prometeo", nella traduzione di Guido Paduano: «Prometeo fa riflettere - ha dichiarato - sul senso della precarietà, tema straordinariamente attuale». Il dramma è ambientato in Scizia: Potere e Forza hanno catturato, su ordine di Zeus, il titano Prometeo per incatenarlo ad una rupe, poiché ha elargito favori ai mortali ed ha donato loro il fuoco. Nel luogo della sua punizione il protagonista incontrerà i diversi personaggi del dramma; il titano custodisce un segreto che potrebbe causare la rovina di Zeus: la nascita di un figlio in grado di spodestarlo.

Antonio Calenda, per la settima volta al teatro Greco, firma "Baccanti", nella traduzione di Giorgio Ieranò: «Si rinnova un antico sortilegio - ha detto - della parola che diventa immagine». Protagonista della tragedia è Dioniso, che giunge in forma umana a Tebe per punire quanti hanno dubitato della sua natura divina, travolgendo le loro menti: il delirio si diffonde per tutta la città e le donne tebane fuggono sui monti per celebrare riti dionisiaci.

Al centro della commedia "Uccelli", nella traduzione di Alessandro Grilli e con la regia di Roberta Torre, ci sono invece Pisetero ed Evelpide, due ateniesi che decidono di vivere nel mondo degli uccelli, poiché stanchi di vivere nella propria città, investita da costanti delazioni e processi. I due riescono a entrare dentro quel mondo, l'unico che ritengono veramente libero, grazie al sostegno dell'upupa, che un tempo era stata uomo, il re trace Tereo.

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