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"Mvmant": da Catania a Dubai, nuovo taxi-sharing 2.0

Il progetto catanese di taxi-sharing "Mvmant" è stato scelto dal "Dubai Future Accelerator" e verrà testato nella capitale degli Emirati Arabi, a partire da marzo 2017

  • 2 gennaio 2017

Una app da scaricare sullo smartphone e un taxi sempre a portata di mano: da Catania a Dubai risuona il successo del progetto del "taxi condiviso 2.0" ideato da Blochin Cuius, siciliano trapiantato in Germania, e Riccardo D’Angelo, fondatore di Edisonweb.

Già testato per un periodo di prova a Ragusa, "Mvmant" è profetico già a partire dal nome, ovvero la fusione tra le parole movement (movimento) e ant (formiche), citando appunto le capacità gestionali e di movimento delle formiche.

Il servizio di richiesta, semplice ed intuitivo, offre la possibilità di prenotare il proprio taxi su linee fisse attraverso la app, in cui basta indicare la propria destinazione per poter scegliere la proposta migliore, in termini di distanza e costi.

L'innovazione di "Mvmant" non è passata inosservata ed è entrata nella rosa dei 19 progetti scelti in scala mondiale per il "Dubai Future Accelerator", il programma di innovazione tecnologica che finanzia lo sviluppo di progetti volti al miglioramento della vita quotidiana.

Il team di Edisonweb, con il benestare della Road Transport Authority, condurrà un periodo di sperimentazione nella capitale degli Emirati Arabi tra marzo e aprile 2017, in attesa di presenziare al "Dubai Expo" nel 2020.

Ma "Mvmant" raccoglie consensi anche in Italia, tanto che dal mese di gennaio il servizio di taxi-sharing entrerà in funzione anche in Veneto, tra Venezia e Mestre, con il coinvolgimento dei taxisti della Cooperativa Radio Taxi Venezia, con una ventina di taxi in servizio dalle 7.30 del mattino alle 20 di sera, dal lunedì al venerdì, inizialmente su due tratte (che aumenteranno fino a sei).
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