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Nasce il "Simua", il sistema museale dell'Ateneo

Ecco il bando per affidare ai privati lo Steri con le Carceri dell’Inquisizione: accanto alle segrete dell'Inquisizione un ristorante, una buvette e un bookshop

Balarm
La redazione
  • 13 giugno 2011

Sei musei, sette collezioni di interesse scientifico e didattico, cinque tesori archeologici, naturalistici e storici: l’Università di Palermo mette in rete il suo straordinario patrimonio di luoghi d’arte, scienza e natura e fonda un sistema museale d’Ateneo, il Simua. Un’iniziativa che matura proprio quando l’Ateneo bandisce la gara per affidare a un privato la gestione dell’intero complesso dello Steri: al Palazzo che custodisce il celebre soffitto della Sala Magna e la Vucciria di Renato Guttuso e alla chiesetta di Sant’Antonio Abate, si aggiunge adesso lo straordinario carcere dei prigionieri dell’Inquisizione, che per la prima volta sarà aperto stabilmente al pubblico e avrà un servizio di ristorazione con servizio ai tavoli, caffetteria e un bookshop. «Un altro passo - dice il Rettore Roberto Lagalla - verso la compiuta valorizzazione di un patrimonio di straordinario valore, nel segno di un’offerta stabile di arte e cultura al territorio».

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C’è tempo fino al 19 luglio per presentare le offerte: l’importo complessivo presunto della concessione, della durata di quattro anni, è stato calcolato in 250 mila euro l’anno.Ammessi alla gara imprenditori individuali, società, imprese, consorzi tra cooperative, consorzi stabili, raggruppamenti temporanei di concorrenti, gruppi europei di interesse economico, operatori economici stabiliti in altri Stati membri. Sono sei i musei accessibili permanentemente al pubblico (l’Orto Botanico, il geologico Gemmellaro, lo zoologico Doderlein, il museo della Radiologia Cignolini, il Museo della Specola con l’Osservatorio astronomico, il neonato museo dei motori e dei meccanismi), ma a questi si aggiunge un notevole patrimonio tutto da scoprire: le collezioni di Chimica, di Mineralogia, la dotazione Basile/Ducrot, le collezioni di Ingegneria, di Entomologia agraria, di Fisiologia umana, di Anatomia. E poi ancora tesori come il complesso dello Steri con le carceri dell’Inquisizione, il convento di Sant’Antonino, la cripta delle Repentite, la Cappella dei falegnami a Giurisprudenza e la Fossa della Garofala.

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