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Velasco: incanti e disincanti di Sicilia

Al di là delle mura dei perimetri urbani, monumenti che sembrano precipitare gli uni sugli altri, ci sono montagne e spiagge, le memorie di un antico passato

  • 15 luglio 2004

La pittura – e che pittura! - e le installazioni dell’artista lombardo Velasco, protagonista della mostra ‘Extra moenia’, visitabile a Palazzo Belmonte Riso a Palermo fino al 21 agosto, ricreano, all’insegna della poeticità del colore e della materia, gli ambienti, le atmosfere, gli incanti e i disincanti del territorio siciliano, così come li vede il pittore, molto affezionato all’isola. Al di là delle mura dei perimetri urbani, entro cui svettano palazzi, costruzioni, monumenti che sembrano precipitare gli uni sugli altri, ci sono montagne e spiagge, le memorie di un antico passato, ad Agrigento, Siracusa, Selinunte, e, ovunque, quelle luci ambrate e vaporose che si addensano nei grumi di pittura stesa sulle grandi tele simili a blocchi di materia, paste cromatiche che sembrano costruire come mattoni i paesaggi.

Non fisionomie nè tracce degli abitanti di questi luoghi, tranne i venti cani randagi in cemento e ferro assemblati dall’artista e installati nel cortile del palazzo, scarni, scheletriti, portatori di una fame quasi atavica, che sembrano percorrere, come mesti compagni di strada, i sentieri del ricordo dell’artista. Pur non essendo nato in Sicilia, egli ne ha saputo cogliere le tinte forti, le contraddittorie alchimie di poesia e mistero, malinconia e asprezza, tradotte in una materia pittorica intrisa di luci e ombre, silenzi e, a tratti, urla, nenie lente e lontane, o, ancora, ritmi concitati. Il suo viaggio ci porta da Ragusa a Catania, da Palermo a Scopello, da Taormina, con il suo teatro greco, ai Monti Iblei, e ci mette dinanzi a un modo di dipingere che dimostra come un mezzo tradizionale come la pittura possa ancora essere mezzo espressivo potente, estetico ma non estetizzante, e portatore di suggestioni e pathos.

La mostra, voluta dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia, fa parte del progetto ‘Italian Factory’, curato dal critico Alessandro Riva, legato a una serie di eventi ed esposizioni sull’arte italiana contemporanea. Dopo Palermo, la prossima tappa di ‘Extra Moenia’ saranno i Magazzini del sale a Venezia, da settembre a ottobre, in concomitanza con la Biennale di Architettura.

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