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VueDuFactory: "Encoded", tra segni e simboli

Classe '80, Maria Pia Spataro, in mostra presso VueDuFactory, “blinda” ogni suo dipinto dietro a simboli, codici, numeri, segni grafici

Balarm
La redazione
  • 26 gennaio 2010

"Encoded, pittura a chiare lettere": codificato, questo il titolo della personale di Maria Pia Spataro, proposta da VueDuFactory, mostra che apre la stagione artistica 2010 dello spazio poliedrico di via Sperlinga 32 a Palermo. «Da gennaio a maggio abbiamo tre mostre, tra fotografia e pittura, in calendario. Tutte dedicate a giovani artisti. - spiegano Antonella Sgrò e Daniela Vinciguerra proprietarie di Vuedu - Del resto, il filo rosso del nostro spazio sta proprio nel cercare, promuovere e divulgare le attività di emergenti. Come galleria di progettazione ci piace essere soprattutto una vetrina e trampolino di lancio anche a livello nazionale». Classe '80, formazione all’Accademia delle Belle Arti di Palermo con escursioni lavorative veneziane, Maria Pia Spataro, ragusana, “blinda” ogni suo dipinto dietro a simboli, codici, numeri, segni grafici.

«Un modo forse per nascondermi. - racconta la giovane pittrice siciliana - Ogni soggetto ha un suo DNA che emerge e per me è una codificazione dentro la quale rileggere un’immagine». Una ventina circa le tele esposte, alcune che superano il metro e novanta. Tutte risultato tecnico e concettuale di un percorso artistico che trova nella codificazione dei segni il suo punto di visibilità. Puntinismo, pixel, codici fiscali: i suoi ritratti sono sempre rivestiti da maglie grafiche. Ed è proprio la progettazione grafica, insieme a quella tessile, a influenzare tutti i suoi lavori. I segni che appaiono nelle sue tele sono infatti caratteri o simboli che appartengono alla comunicazione e alla quotidianità delle persone. E proprio questi simboli sono gli spiragli, una traccia dietro cui si rivela all’osservatore l’immagine dipinta.

«I miei quadri hanno sempre due leggibilità, due valenze, due decodificazioni - prosegue Maria Pia Spataro - una da lontano e l’altra completamente diversa da vicino. Un po’ come il nostro quotidiano, come la nostra vita». Al fruitore dunque il compito di mettere in chiaro il tratto di Maria Pia Spataro scoprendo il sovrapporsi di trame che di volta in volta diventano segni-simboli. La mostra è visibile al pubblico fino a sabato 20 marzo il lunedì pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30 e dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 ad ingresso gratuito.

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