LIBRI

HomeNewsCulturaLibri

Oltre 12mila volumi salvati: a Palermo apre la biblioteca semiotica più grande d'Europa

Un sogno realizzato dopo 2 anni di lavori, con il sostegno del Museo internazionale delle Marionette e di Simonetta Franci Fabbri, moglie dello studioso a cui è intitolata

Balarm
La redazione
  • 7 luglio 2022

La biblioteca "Paolo Fabbri" a Palazzo Tarallo (Palermo)

Sorge a Palermo, nello storico quartiere dell'Albergheria e dopo due lunghi anni di lavori, la biblioteca di semiotica più grande d'Europa.

Intitolata a Paolo Fabbri, insigne strutturalista italiano del Novecento, che ha lasciato in dote i suoi preziosi volumi e documenti al Circolo Semiologico Siciliano, presieduto da Gianfranco Marrone, allievo brillante e sodale, la biblioteca sorge all'interno di Palazzo Tarallo, che ospita già alcune importanti biblioteche (tra cui Pitrè e Buttitta).

Un sogno che si realizza dopo due anni di lavori - grazie al sostegno del Museo internazionale delle Marionette e di Simonetta Franci Fabbri, moglie dello studioso – e che finalmente ha aperto le porte a studiosi e appassionati.

La biblioteca - che comprende più di 12.000 volumi e centinaia di faldoni d’archivio personale di Fabbri, custoditi in uno scrigno - si trova in via delle Pergole 74 ed è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e il mercoledì anche dalle 15.30 alle 17.30.
Adv
Una seconda casa per i documenti dello studioso riminese, un ambiente che cerca di riprodurne le atmosfere con arredi, disegni e ritratti che si trovavano nella sua abitazione privata insieme ai volumi e alle carte, di cui è stato mantenuto il criterio di catalogazione originale.

Accanto alla biblioteca, è possibile consultare un imponente archivio, composto da più di 200 faldoni, costituito da appunti manoscritti e dattiloscritti, corrispondenze, programmi di convegni, bibliografie, estratti e fotocopie, appunti di corsi universitari, interventi a convegni, articoli di giornale.

«Attendiamo ricercatori di semiotica, linguistica e scienze umane da tutto il mondo – ha dichiarato Gianfranco Marrone, presidente del Circolo Semiologico Siciliano – che sapranno usare e valorizzare al meglio questo lascito importante, commovente, fortemente progettuale. Ricercatori d’ogni generazione, soprattutto di quelle più giovani.

Come i numerosi ragazzi che con grande entusiasmo e curiosità hanno passato un paio d’anni per portare avanti il complesso lavoro di schedatura della biblioteca e di catalogazione dell’archivio. Che sentitamente ringrazio».

«Siamo molto felici di avere contribuito a portare avanti un progetto - afferma Rosario Perricone, direttore del Museo delle Marionette - che arricchisce la nostra biblioteca Giuseppe Leggio e che testimonia la grande generosità di uno studioso come Paolo Fabbri, che con il suo prezioso lascito ha rinnovato l’antico e primigenio legame con Antonio Pasqualino, insieme a cui ha dato vita, con altri straordinari studiosi come Umberto Eco e Antonino Buttitta, agli studi semiologici in Sicilia».

Tra i padri fondatori della semiotica mondiale, intellettuale critico fra i più avveduti a cavallo fra Novecento e Terzo millennio, Paolo Fabbri ha insegnato in prestigiose università italiane, a cominciare da Urbino, dove ha fondato il Centro internazionale di scienze semiotiche, poi Bologna, Palermo, Venezia IUAV, Roma LUISS, Milano ILUM.

Tra gli insegnamenti tenuti all’estero: Parigi, UCLA, Bogotà, Tokyo, Toronto e altri. Ha inoltre diretto l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, la Fondazione Federico Fellini di Rimini, il Festival di Cinema del Giallo e del Mistero di Cattolica.

È stato consigliere scientifico del Prix Italia della RAI, Presidente del Festival dei Popoli di Firenze e dell’Institut de la Pensée Contemporaine dell’Université de Paris "Denis Diderot".

Ha pubblicato più di 800 titoli tra libri, saggi, articoli, introduzioni, postfazioni, curatele, interviste e traduzioni.

Per ricordare la sua grande apertura, la sua profonda curiosità verso il mondo, la sua attitudine al rigore scientifico e il suo incoraggiamento verso nuovi percorsi di ricerca, non poteva esserci migliore collocazione del suo lascito che la città di Palermo, dove la ricerca semiotica, apprezzata in ogni centro studi del pianeta, è assai viva e prolifica.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI