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Più di 5 mila volumi "chiusi" da 20 anni: a Palermo riapre una (dimenticata) biblioteca

Fu realizzata agli inizi degli anni '90 come sezione speciale della Biblioteca centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”. Tutte le novità e i giorni di apertura

Balarm
La redazione
  • 3 aprile 2022

La Biblioteca regionale "Leonardo Sciascia"

Era il Duemila quando fu chiusa e lo spazio da allora utilizzato per attività amministrative.

Finalmente la Biblioteca "Leonardo Sciascia" riapre al pubblico, con un nuovo allestimento e con in bella mostra all'ingresso una targa per ricordare Sebastiano Tusa, l’archeologo ed ex assessore dei Beni culturali, scomparso tragicamente nel 2019.

Non tutti la conoscono, soprattutto i più giovani proprio per i tanti anni di chiusura. Si trova all’interno dei locali dell’Assessorato regionale dei Beni culturali, in via delle Croci a Palermo.

Fu realizzata agli inizi degli anni '90 come sezione speciale della Biblioteca centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”, ed è dotata di 11 comode postazioni di lettura oltre al tavolo per l’assistente di sala che è munito di un computer attraverso cui sono consultabili l’OPAC (Online Public Access Catalogue), il Catalogo online della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana e il Catalogo informatizzato con le pubblicazioni contenute all’interno della biblioteca stessa.
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La collezione è costituita, in atto, da 5613 volumi, di cui fanno parte anche le pubblicazioni facenti parte del Fondo ESP della Biblioteca Centrale, un fondo costituito da volumi selezionati da esporre in occasione di mostre o eventi.

Le collezioni, identificate con la segnatura BC, sono state create scegliendo tra le dotazioni della BCRS opere riguardanti i beni culturali, soprattutto siciliani, e opere edite dagli istituti del Dipartimento, frutto dell’elaborazione scientifica degli stessi.

Caduta, come dicevamo, in disuso nel Duemila, lo spazio venne nel tempo utilizzato per attività amministrative del Dipartimento e la collezione libraria tornò alla Biblioteca Centrale. Adesso la biblioteca riapre, ospitando pregevoli volumi e consentendo al pubblico la possibilità di potervi accedere per lo studio e la consultazione.

GIORNI E ORARI DI APERTURA
I locali della Biblioteca saranno accessibili al pubblico per tre giorni alla settimana (martedì, mercoledì e giovedì), dalle ore 9.00 alle ore 13.00, con accesso dall’ingresso principale del Dipartimento dei Beni culturali in via delle Croci e nel rispetto delle attuali prescrizioni previste dalla normativa anti-Covid.

«Riaprire la Biblioteca - dice l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è un gesto dal grande valore simbolico. Vuol dire restituire alla comunità una parte della propria memoria in un luogo che offre le migliori condizioni per la ricerca e l’approfondimento. Grazie alla peculiarità dei volumi contenuti, la biblioteca offre a Palermo e alla Sicilia tutta un importante presidio dedicato ai Beni culturali».

Qualcosa che non sai
Alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana, la legge ha attribuito il ruolo di archivio documentario della produzione editoriale in Sicilia.

Già nel 1977, anno di nascita dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali, la Biblioteca centrale, in collaborazione con l'assessorato e, comunque, prima dell’avvio della informatizzazione delle biblioteche, ha creato una sezione speciale dove collocare la ricca produzione editoriale dell’Assessorato beni culturali, con la segnatura ESP, al fine di potere rapidamente identificare i volumi editi dal Dipartimento, anche attraverso i propri uffici periferici.

Va ricordato a tal proposito che che la legge ha attribuito alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana, il ruolo di archivio documentario della produzione editoriale in Sicilia, proprio in accordo con l'assessorato.

Successivamente lo spazio si è arricchito d una seconda sezione in cui sono stati collocati i volumi relativi ai beni culturali con riguardo alla Sicilia, anche non editi dall’Assessorato.

Quanto all’attività editoriale, l’Assessorato dei beni culturali opera come una casa editrice specializzata in beni culturali, con una produzione di oltre 80 titoli ogni anno collocandosi, secondo gli standard italiani, tra le case editrici di medie dimensioni.

Nel periodo 1977-2018, sono stati pubblicati, tra volumi cartacei, CD, DVD, videocassette, partiture musicali e periodici, 2.924 opere, cui si aggiungono 1.285 opere che riguardano la produzione editoriale legata alle iniziative direttamente promosse dall’Assessore beni culturali, per complessivi 4.209 titoli.

Il genere delle opere pubblicate è vario, ma sempre relativo ai beni culturali siciliani.

Tra le produzioni si possono trovare gli atti dei convegni internazionali curati dall’amministrazione regionale, documentazione sugli scavi archeologici regionali, in gran parte finanziati dall’amministrazione regionale, bibliografie generali e speciali di fondi bibliografici e, parte di maggior rilievo, numerosi cataloghi di opere d’arte e di reperti archeologici, prodotti per lo più in occasione delle esposizioni che rappresentano un modo di valorizzazione dei beni posseduti.

Tra questi: Capolavori del Seicento a Palazzo Abatellis, Il ritratto romano nelle collezioni del Museo Salinas, Meligunis Lipara (opera richiesta da parecchi istituti archeologici nel mondo), La seta: bibliografia dei testi posseduti (Messina 2021); The protection of the underwater cultural heritage: legal aspects: a Conference held in Palermo and Siracusa (8-10 March 2001) and organized by Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;

Università degli studi di Palermo, Facoltà di economia, Istituto di diritto del lavoro e della navigazione; Università degli studi di Milano-Bicocca, Dipartimento giuridico delle istituzioni nazionali ed europee; Antonello da Messina e Michelangelo Merisi da Caravaggio, maestri della pittura in Sicilia : quattro capolavori in mostra, e tanti altri.
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