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Spettacoli, mostre e concerti: una festa lunga un mese per i 70 anni del Re dei pupi

Mimmo Cuticchio crea con un mini cartellone per celebrare i suoi 70 anni: tra "macchine dei sogni", laboratori e arte a Palermo si festeggia dal 30 marzo al 22 aprile

Balarm
La redazione
  • 29 marzo 2018

Mimmo Cuticchio

Il “re” dei pupi siciliani fa 70 anni. Mimmo Cuticchio festeggia con un mini cartellone a Palermo, dal 30 marzo, giorno del suo compleanno, al 22 aprile, che si sviluppa tra spettacoli, incontri, presentazioni e un concerto.

La rassegna precederà di qualche mese un progetto speciale: raggiungere Roncisvalle, a piedi, con pupi, allievi e “saggi”. Lo farà dal 25 al 29 luglio, con un prologo palermitano, dall’8 al 10 giugno al Monastero di Santa Caterina di Palermo, per la nuova "Macchina dei Sogni".

In attesa del viaggio sui Pirenei, Cuticchio ha preparato una rassegna di eventi che prende il via con “Orlando conquista le armi”, il 31 marzo e il primo aprile alle 18.30 al Teatro dei Pupi Santa Rosalia, Il 18 aprile alle 18.30 al laboratorio di via Bara, si presenta il suo video “L’opera dei pupi di Palermo”.

Una vera “singolar tenzone” con il figlio Giacomo che invece proporrà altri tre titoli dell’Opra: il 7 e 8 aprile “L’amore mascherato”, il 14 e 15 aprile, “Ruggiero libera Ricciardetto dal rogo”, per chiudere il 21 e 22 aprile con “Primo amore di Ruggiero e Bradamante”.
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Giacomo Cuticchio il 9 aprile (alle 17.15 al Politeama) dirigerà il suo ensemble nel concerto “A singolar tenzone” già proposto nei mesi scorsi al Quirinale.

Un passo indietro: il 6 aprile un confronto iconografico tra “I pupi di Cuticchio e le marionette dei Colla e figli” e il 20 aprile (alle 18 a Villa Zito) la presentazione del libro “Alle armi cavalieri” pubblicato da Donzelli, che racchiude la memoria del puparo. Prevista, inoltre, la mostra “70 pupi di opranti e pupari”, visitabile dal 3 al 22 aprile.

«Da quando mi sono staccato dal “carro” di mio padre per aprire il mio teatro – ricorda Mimmo Cuticchio - con il “mestiere” che piano piano mi sono costruito, ho anche raccolto pupi realizzati da vari opranti, pupari o semplici amatori che testimoniano la differenza stilistica tra un costruttore e l’altro».

«Greco, Canino, Modica, Bagnasco, Consiglio, Pirrotta, Di Girolamo, Amante, Celano sono i maestri che hanno reso importante un grande tradizione che, fino a pochi anni fa, non considerata teatro - continua - Ma guardare avanti non vuol dire dimenticare il passato: oggi voglio ricordare gli opranti, i pupari, i cuntisti e i costruttori che non ci sono più. A cui devo il mio mestiere».

La mostra “70 pupi di opranti e pupari”, allestita in via Bara all'Olivella, è a ingresso libero mentre gli spettacoli sono a pagamento: biglietti da 5 a 10 euro.
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