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Tanto rumore per nulla a Palermo: (forse) salta il tram in via Roma e via Libertà

Torniamo a parlare della tanto discussa linea A. In una recente riunione tecnica spunta l'ipotesi di non realizzare la tratta in via Roma e in buona parte di via Libertà

Balarm
La redazione
  • 13 marzo 2024

Il tram in via Roma e in via Libertà si fa? Torniamo a parlare della linea A, la più discussa, quella che - da progetto originario - parte dalla stazione centrale e arriva fino a piazza Alcide De Gasperi, passando lungo via Roma e via Libertà.

Un progetto che ha acceso un forte dibattito tanto che, l'estate scorsa al momento dell'approvazione della progettazione definitiva della seconda fase del sistema tram Palermo da parte della Giunta comunale, il sindaco Roberto Lagalla ha chiesto un ulteriore approfondimento tecnico, dando priorità alla linea C, la prima che da cronoprogramma verrà realizzata e che collegherà la zona della stazione con i poli universitari, e la linea B Stazione F.S Notarbartolo-Giachery.

In una recente audizione in Commissione consiliare urbanistica sul Sistema Tram Palermo è emersa la necessità di apportare importanti modifiche proprio alla linea A, soprattutto nel tracciato più discusso. Secondo quanto riportato da Sicilia in Progress, infatti, la soluzione ipotizzata - e la più accreditata al momento - sarebbe quella di non realizzare la tratta che va dalla stazione centrale a piazza Alberico Gentili.
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Da questa piazza, in cui la linea si collega con la B, fino a Villa Sofia, invece, il tracciato rimane, ma per una lunghezza di soli 2 km sui 6 previsti: saltano, quindi, i 2/3 della linea.

Questo tratto della linea A è comunque essenziale perchè serve da "ponte" per garantire il collegamento con le future linee E e G - attualmente in fase di progettazione deifinitiva - che da Villa Sofia andranno, rispettivamente, a Sferracavallo e Mondello. Entrambe le linee sono finanziate, insieme alla F, dal MIT per circa 500 milioni. (Ne abbiamo parlato in un nostro articolo).

Come spiega l'ingegnere Roberto Di Maria, ricercatore esperto di mobilità e autore di "Sicilia in Progress": «L’aspetto forse più decisivo è che il più che consistente taglio alla linea A consente di economizzare sull’importo complessivo dei lavori. Per quanto ingente, infatti, la somma prevista (402 milioni di euro) non sembra affatto sufficiente a coprire la realizzazione delle tre linee come previste dal progetto definitivo; il taglio alla “A”, potrebbe consentire di portare a compimento i lavori».

Dall'amministrazione comunale non ci sono conferme: «Non ci sono variazioni al progetto definitivo che dovranno essere condivise con il Ministero con cui stiamo interloquendo - risponde l'assessore alla Mobilità Maurizio Carta -. Quando ci saranno le comunicheremo».

Sebbene non ci sono conferme, l'ipotesi di non realizzare il tram in via Roma non sembra poi così azzardata, considerato anche che il Comune ha avviato, proprio per la stessa via, uno studio di fattibilità sulla realizzazione di una pista ciclabile. Due soluzioni che difficilmente potrebbero convivere (almeno nell'attuale assetto di una via Roma a doppio senso di circolazione).

«Rinunciare alla linea A nella parte più centrale del Sistema - aggiunge l'ingegnere Di Maria - apre la strada, in futuro, alla realizzazione del sistema più adeguato a questa parte della città: la Metropolitana. Una scelta obbligata, se si vuole risolvere, una volta per tutte, l’annoso problema del traffico cittadino». (Leggi i nostri approfondimenti sull'anello ferroviario e il punto sulle nuove fermate metro).

«Il nostro consiglio all’amministrazione comunale - conclude - è tirare fuori ilprogetto della MAL (Metropolitana Automatica Leggera) che giace impolverato in qualche cassetto comunale, ed utilizzarlo per chiedere il primo finanziamento disponibile. Di fondi europei ce ne sono a disposizione a bizzeffe, i bandi ministeriali escono a cadenza quanto meno annuale, e per un sistema del genere si può sempre ricorrere al Project Financing.

Non dovrebbe essere difficile reperire tali somme, soprattutto per la città che si trova al primo posto in Italia per traffico automobilistico, nonché al decimo su scala mondiale. Si può cominciare tranquillamente con il primo stralcio del progetto, con la linea da 6,5 km che dallo svincolo Oreto della circonvallazione condurrebbe alla stazione di Palermo Notarbartolo».
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