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La pista ciclabile in via Roma "si può fare": il Comune di Palermo al lavoro per il progetto

Il bisogno di trovare nuove piste ciclabili nasce dopo le polemiche sull'ordinanza del Comune che limita la circolazione di bici e monopattini in alcune zone

Anna Brisciano
Laureanda in comunicazione
  • 8 marzo 2024

Una nuova pista ciclabile in Via Roma è possibile.

Il Comune apre alla nuova proposta giunta dopo le proteste dei ciclisti palermitani sorte a seguito dei provvedimenti che limita la circolazione di bici e monopattini nelle aree pedonali del centro.

A dirsi «d'accordo con le piste ciclabili in via Roma» è l'assessore alla Mobilità Maurizio Carta, che a Balarm dichiara: «Ho chiesto ai miei uffici di redigere un progetto di fattibilità - aggiunge -. Va detto che non è semplice perché la larghezza delle strada non consente con facilità di introdurre una ciclovia garantendo la sicurezza di tutti».

Il bisogno di trovare nuove piste ciclabili nasce a fronte delle ultime polemiche sull'ordinanza del Comune che limita la circolazione di bici e monopattini in zone come via Ruggero Settimo, via Maqueda, corso Vittorio Emanuele (I dettagli in un nostro articolo), consentendone l'ingresso solo in alcune fasce orarie.
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«Dopo un incontro in I Circoscrizione con l'assessore Carta, abbiamo ribadito l'interesse, non più rinviabile, per una mobilità sostenibile, green ed economica, attraverso la promozione delle biciclette nelle aree urbane sia per recarsi al lavoro, per accompagnare i figli a scuola, che per usufruirne nel tempo libero» dichiara la Consigliera Pd Tiziana Calabrese.

Diverse le interlocuzioni con associazioni quali, Palermo Mobilita, la Consulta delle biciclette e con rappresentanti di comitati civici.

«Auspichiamo - continua Calabrese - che si riesamino le ordinanze permettendo l'ingresso delle biciclette su via Maqueda e si approfondisca la questione sulla corsia ciclabile in Via Roma, tra Piazza Giulio Cesare e via Cavour, magari inserendo il limite 30 km.

Concorda con Tiziana Calabrese l’assessore Carta, che però non nega le difficoltà sulla questione: «Va detto che non è semplice perché la larghezza delle strada non consente con facilità di introdurre una ciclovia garantendo la sicurezza di tutti».

Nonostante le possibili difficoltà si mostra fiducioso: «Comunque tutte le possibilità saranno esplorate e verrà trovata la migliore soluzione. In linea generale un percorso ciclabile che attraversa il centro storico, a valle o a monte di via Maqueda, è importante per garantire il diritto alla mobilità sostenibile dei residenti, dei lavoratori e dei turisti», conclude.

D'altrone Il Comune di Palermo si sta impegnando sul fronte mobilità sostenibile ed ecologica, portando avanti un arduo programma, che prevede l’installazione di 80 chilometri complessivi di nuove piste ciclabili e la manutenzione dei 50 chilometri già esistenti.

A tal proposito nel 2023 è stato approvato uno studio di fattibilità che individua collocazione, tipologia, opere di sicurezza, pavimentazione e segnaletica per ogni tratto di ciclovia. I fondi utilizzati per la realizzazione dei primi 28 chilometri sono quelli del PNRR. Il programma prevede la costruzione di due lotti.

Il primo, esteso per 12,20 chilometri, collegherà le sedi universitarie ai poli ospedalieri, coprendo l’area nei dintorni della cittadella universitaria, la stazione centrale, l’area ospedaliera degli ospedali Policlinico e Civico, arrivando fino alla stazione metropolitana/ferroviaria di via Guadagna e al ponte in Corso dei Mille.

Il secondo, esteso per 24,55 kilometri, collega le principali attrazioni culturali e turistiche della città e raggiunge i Cantieri culturali della Zisa, strade quali Corso Calatafimi, via Pitrè, via Dante e via Cavour, toccando anche zone come Piazza Indipendenza, il Tribunale, ed altri luoghi di spessore artistico e culturale palermitani.

La realizzazione delle soluzioni progettuali proposte, e il coinvolgimento di nuove aree quali via Roma, potrebbe permettere ai residenti palermitani, o a chiunque voglia usufruire di una bicicletta, di portare avanti i propri spostamenti non solo in maniera più economica ma anche più sostenibile, abbracciando così l’ambiente che ci circonda.

«Palermo deve accelerare la sua transizione ecologica che si deve tradurre in un complessivo progetto di città più sostenibile, a misura delle persone e anche capace di rianimare alcuni luoghi degradati, grazie a nuove iniziative green e creative», conclude l’assessore al centro storico.
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