BAMBINI E RAGAZZI
HomeEventiBambini E Ragazzi

"Fiabe, morte e miracoli": il racconto di Giuseppe Pitrè al Biondo

  • Biondofamiliare
  • Teatro Biondo - Palermo
  • - Palermo
  • Dal 29 marzo al 3 aprile 2016 (evento concluso)
  • Tutti i giorni alle ore 10:30
  • 5 euro
  • Informazioni al numero 091.7434341 o alla pagina web della biglietteria

Balarm
La redazione

Continua la rassegna "Biondofamiliare", dedicata a bambini e ragazzi. Il settimo spettacolo della Stagione è dedicato alla vita di Giuseppe Pitrè, e prende il nome di "Fiabe, morte e miracoli", un progetto di Alberto Nicolino, in scena dal 29 marzo al 3 aprile.

C’era una volta, a metà ’800 nel quartiere Borgo di Palermo, il figlio di un modesto marinaio che riuscì a diventare medico. Con un piccolo calesse correva di strada in strada per visitare i suoi pazienti.

E, tra una visita e l’altra, appena poteva, tirava fuori carta e penna e scriveva. Si chiamava Giuseppe Pitrè. La sua passione erano le tradizioni popolari: le raccoglieva, le organizzava e le studiava. Nell’arco di una vita, riuscì a organizzare una biblioteca ineguagliabile.

Lo spettacolo narra storie appassionanti e sconosciute ai più: la vita di un intellettuale sempre a stretto contatto col proprio tempo e col suo “popolo”, ma anche le fiabe, le tradizioni, i canti e il modo in cui Pitrè li raccolse.

Nicolino ha deciso di narrare la storia di Pitrè per tirarlo fuori dalle polverose biblioteche e fargli prendere un po’ d’aria, per tornare ad attingere, in modo nuovo, ad un patrimonio unico.

Parti del testo sono state elaborate nel corso di un workshop realizzato dal “Centro Fiaba e Narrazioni”, al quale hanno partecipato Pietro Giammellaro, Enza Piparo, Caterina Spina, Francesca Tesoriere, Luciana Zarini.

Giorni e orari: Lo spettacolo andrà in scena tutti i giorni alle ore 10.30.

Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

COSA C'È DA FARE