A Palermo l'open studio di fine residenza di Giulia Iacolutti da Minimun
In programma da Minimun, a Palermo, l'open studio di fine residenza di Giulia Iacolutti, selezionata per la seconda edizione di "Liquida - Palermo Studio Residency".
Possono l’amore e il ballo guarire una persona? E l’assenza di piacere, a cosa porta? Da queste domande sorge “Dopamine”, il nuovo progetto visuale della fotografa, che viene presentato sabato 15 febbraio alle 17.
Durante la giornata viene ospitata una #Milonguita Informal poiché il lavoro svolto durante la residenza è stato realizzato presso l'associazione APIS durante le sessioni di tangoterapia, metodo di riabilitazione per il Parkinson e per chi è affetto da malattie neurologiche e degenerative.
Giulia Iacolutti, fotografa e artista visiva, negli ultimi anni si è dedicata principalmente ai suoi progetti personali esplorando temi di natura socio-politica relazionati alle lotte di resistenza identitaria e alle nuove narrative della violenza.
Ritenendo l’arte non mera testimonianza del singolo autore, ma vincolata con la realtà storica, sviluppa progetti visivi che possano convertirsi in strumenti di comunicazione e denuncia, esercizi critici volti a stimolare il pensiero del fruitore.
"Liquida" è invece un programma di residenza artistica a Palermo per fotografi e artisti che utilizzano principalmente il medium fotografico, co-fondato e co-curato da Baco about photographs e Minimum.
Possono l’amore e il ballo guarire una persona? E l’assenza di piacere, a cosa porta? Da queste domande sorge “Dopamine”, il nuovo progetto visuale della fotografa, che viene presentato sabato 15 febbraio alle 17.
Durante la giornata viene ospitata una #Milonguita Informal poiché il lavoro svolto durante la residenza è stato realizzato presso l'associazione APIS durante le sessioni di tangoterapia, metodo di riabilitazione per il Parkinson e per chi è affetto da malattie neurologiche e degenerative.
Giulia Iacolutti, fotografa e artista visiva, negli ultimi anni si è dedicata principalmente ai suoi progetti personali esplorando temi di natura socio-politica relazionati alle lotte di resistenza identitaria e alle nuove narrative della violenza.
Ritenendo l’arte non mera testimonianza del singolo autore, ma vincolata con la realtà storica, sviluppa progetti visivi che possano convertirsi in strumenti di comunicazione e denuncia, esercizi critici volti a stimolare il pensiero del fruitore.
"Liquida" è invece un programma di residenza artistica a Palermo per fotografi e artisti che utilizzano principalmente il medium fotografico, co-fondato e co-curato da Baco about photographs e Minimum.
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