A zonzo tra piante rare e lave di epoca romana: visite speciali all'Orto Botanico di Catania

L'Orto Botanico di Catania
Correva l’anno 1788 quando l’Università di Catania istituì la prima cattedra di Botanica, affidandola a Matteo Di Pasquale e successivamente a Ferdinando Cosentini. Mancava, però, un luogo fisico in cui poter dimostrare ciò che era spiegato in teoria dai professori durante le loro affollate lezioni.
I due luminari, con grande tenacia, trovarono questo luogo, individuando un piccolo appezzamento di terra da destinare a orto accademico. Per la fondazione di un Orto Botanico vero e proprio, però, dovranno trascorrere ancora alcuni decenni.
Oggi l’Orto Botanico si estende su una superficie di circa 16 mila metri quadrati, su un terreno che è in parte di origine vulcanica, con lave millenarie di epoca romana, e in parte dovuto ad un sistema alluvionale.
Da non perdere, fra le tante meraviglie verdi, l’hortussiculus, con la sua collezione di piante spontanee dell’Isola, alcune delle quali rarissime e pressoché estinte.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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