Alessandra Cassina live a Palermo: l'ironico diario in musica per "Bonocore Club"
Alessandra Cassina
Palazzo Bonocore si trasforma in un salotto musicale intimo e vibrante per accogliere Alessandra Cassina, giovane artista palermitana che ha fatto della scrittura ironica, spontanea e profondamente personale la cifra del suo stile.
L’appuntamento, previsto per domenica 30 novembre alle 18.30 e inserito nella rassegna "Bonocore Club", curata da CoopCulture in collaborazione con Associazione Kangaroo, porta sul palco un live essenziale e autentico, fatto di canzoni nate tra pensieri, ricordi e piccoli momenti quotidiani.
Accanto ad Alessandra Cassina (voce e synth) ci sono Simona Lo Forte alle tastiere, Giovanni Basile alla chitarra e Carla Gristina come seconda voce: un ensemble affiatato che costruisce un set di atmosfere morbide, synth delicati e armonie leggere, dove ironia e introspezione convivono con naturalezza.
Nella vita attrice logorroica, Alessandra Cassina decide di sfogare il suo bisogno di blaterare scrivendo, avendo finito i muri con cui parlare. Compone al pianoforte e registra infinite note vocali per provare a spiegarsi — senza mai riuscirci davvero.
Le piace dire tutto con la pretesa di non dire niente, facendo capolino tra i personaggi che inventa e che infestano la sua stanza.
Il biglietto include l’ingresso al concerto e un calice di vino.
L’appuntamento, previsto per domenica 30 novembre alle 18.30 e inserito nella rassegna "Bonocore Club", curata da CoopCulture in collaborazione con Associazione Kangaroo, porta sul palco un live essenziale e autentico, fatto di canzoni nate tra pensieri, ricordi e piccoli momenti quotidiani.
Accanto ad Alessandra Cassina (voce e synth) ci sono Simona Lo Forte alle tastiere, Giovanni Basile alla chitarra e Carla Gristina come seconda voce: un ensemble affiatato che costruisce un set di atmosfere morbide, synth delicati e armonie leggere, dove ironia e introspezione convivono con naturalezza.
Nella vita attrice logorroica, Alessandra Cassina decide di sfogare il suo bisogno di blaterare scrivendo, avendo finito i muri con cui parlare. Compone al pianoforte e registra infinite note vocali per provare a spiegarsi — senza mai riuscirci davvero.
Le piace dire tutto con la pretesa di non dire niente, facendo capolino tra i personaggi che inventa e che infestano la sua stanza.
Il biglietto include l’ingresso al concerto e un calice di vino.
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