Alla Feltrinelli di Palermo, la presentazione del numero 401 della rivista Segno
Nino Fasullo, storico direttore della rivista Segno, presenta il numero 401 alla Feltrinelli di Palermo. Una riflessione politica che parte dalla questione dell'assecondamento o meno dei potenti con l'ossequio servile. Tra gli interventi scritti, quello di Massimo Cacciari, Giuseppe Cantarano e Fausto Melluso.
Segno è una rivista di cattolici e laici. Alle spalle di Segno c’è il più grande evento ecclesiale del secolo scorso: il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo. Nel fervore delle nuove istanze suscitate dal Concilio, nel 1968 esce a Palermo Il Cristiano d’Oggi, una rivista dei padri redentoristi, cui nel 1972 daranno nuovo impulso, insieme ai laici, i sacerdoti Fasullo, Licata e Ferro. Nel 1974 essi commettono l’imprudenza di non associarsi alla crociata contro il divorzio, suscitando le reazioni della Curia, e la rivista chiude.
Nel novembre 1975 esce Segno, firmato da una redazione di cui fanno parte Nino Alongi, Marta Cimino, Nino Fasullo (responsabile), Calogero Ferro, Pietro Gelardi, Franco Giordano, Franco La Rocca, Dina Leone, Totino Licata, Gaetano Lo Mauro, Dino Marchese, Giovanni Marchese e Luigi Tinè. Tutti insegnanti, sindacalisti o studenti e qualche redentorista coraggioso. I cattolici e laici di Segno sono aperti ai problemi della città, della regione, della chiesa, e compiono due scelte fondamentali: la denuncia del fenomeno mafioso come intimamente anticristiano e la rivendicazione del diritto per i cattolici di optare per i partiti della sinistra.
Oggi Segno si identifica con un gruppo redazionale di giovani intellettuali, insegnanti o impiegati che hanno come punto di riferimento Nino Fasullo, redentorista, ex insegnante di filosofia, arguto e tenace.
Segno è una rivista di cattolici e laici. Alle spalle di Segno c’è il più grande evento ecclesiale del secolo scorso: il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo. Nel fervore delle nuove istanze suscitate dal Concilio, nel 1968 esce a Palermo Il Cristiano d’Oggi, una rivista dei padri redentoristi, cui nel 1972 daranno nuovo impulso, insieme ai laici, i sacerdoti Fasullo, Licata e Ferro. Nel 1974 essi commettono l’imprudenza di non associarsi alla crociata contro il divorzio, suscitando le reazioni della Curia, e la rivista chiude.
Nel novembre 1975 esce Segno, firmato da una redazione di cui fanno parte Nino Alongi, Marta Cimino, Nino Fasullo (responsabile), Calogero Ferro, Pietro Gelardi, Franco Giordano, Franco La Rocca, Dina Leone, Totino Licata, Gaetano Lo Mauro, Dino Marchese, Giovanni Marchese e Luigi Tinè. Tutti insegnanti, sindacalisti o studenti e qualche redentorista coraggioso. I cattolici e laici di Segno sono aperti ai problemi della città, della regione, della chiesa, e compiono due scelte fondamentali: la denuncia del fenomeno mafioso come intimamente anticristiano e la rivendicazione del diritto per i cattolici di optare per i partiti della sinistra.
Oggi Segno si identifica con un gruppo redazionale di giovani intellettuali, insegnanti o impiegati che hanno come punto di riferimento Nino Fasullo, redentorista, ex insegnante di filosofia, arguto e tenace.
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi
-
ESPERIENZE
La Favorita di Palermo come non l’hai mai vista: scuderie, cielo stellato e luoghi segreti